Telemarketing aggressivo, la proposta del Pd: si passi all’opt-in (Foto MART PRODUCTION per Pexels)

Il telemarketing selvaggio è diventato un problema e il sistema offerto ai consumatori, quello di “tirarsi fuori” dalle liste usate per i contatti, non è abbastanza. Così il Partito democratico che ha presentato una proposta che punta a passare dall’opt out all’opt in e prevede il divieto di fare chiamate commerciali verso chi non abbia dato il consenso a riceverle.

«Il problema che abbiamo riscontrato è stato che benché noi avessimo provato a dare un’ultima possibilità ai meccanismi di opt out, rafforzando il registro delle opposizioni, è evidente a chiunque abbia un telefono cellulare o anche un numero fisso a casa che tutto questo non è abbastanza, che purtroppo il telemarketing aggressivo è una realtà invadente nelle nostre vite», ha detto Anna Ascani (Pd), vicepresidente della Camera, presentando nel corso di una conferenza stampa una proposta di legge a tutela dei consumatori. Per Ascani «è chiaro che bisogna rivoluzionare il sistema così com’è, che bisogna porsi il problema di passare dall’opt out all’opt in».

L’obiettivo del provvedimento, ha spiegato Piero De Luca, componente della presidenza del gruppo Pd a Montecitorio e primo firmatario, è «introdurre nell’ordinamento italiano il sistema ‘opt-in’, adottato già in Olanda e Repubblica Ceca, che prevede il divieto generalizzato di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili, appartenenti a soggetti che non abbiano preventivamente fornito il loro consenso a ricevere tali comunicazioni». (Fonte: Borsa Italiana).

Telemarketing, Consumatori: sì a proposta su opt in

È una proposta che piace alle associazioni dei consumatori, impegnate in un continuo braccio di ferro contro il telemarketing selvaggio.

Sostiene Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: «Sul telemarketing appoggiamo la proposta del Pd, presentata oggi, di tornare al sistema dell’opt in, ossia al regime valido fino al 2009 che proibiva di telefonare a qualcuno se non aveva dato prima il suo espresso consenso ad essere chiamato. L’inversione dell’attuale impianto normativo, da opt-out a opt-in, è necessario per porre un freno alla telefonate moleste. Se non dovesse bastare neanche questo, il prossimo passaggio dovrà essere necessariamente quello di togliere valore ai contratti fatti per telefono».

Per il Codacons il telemarketing non solo continua a imperversare nonostante il Registro pubblico delle opposizioni conti a oggi oltre 30 milioni di iscritti, ma si è aggravato negli ultimi tempi con la fine del mercato tutelato del gas e l’imminente stop (a luglio) di quello dell’energia elettrica.

«Siamo favorevoli alla proposta di legge in materia di telemarketing, ma temiamo che la misura presentata dal Pd non fermerà il fenomeno delle telefonate moleste da parte di call center e operatori scorretti – afferma il Codacons – Tutti i provvedimenti fin qui adottati per arginare il fenomeno delle telefonate aggressive sembrano aver fallito, e le chiamate commerciali aggressive e fuorilegge proseguono senza sosta».


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2 thoughts on “Telemarketing selvaggio, la proposta del Pd: si passi all’opt in

  1. sarebbe ora, non è possibile essere perseguitati da cani e porci, in primis da propri fornitori che intendono appiccicarti anche altri servizi che NON si vogliono!

Parliamone ;-)

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