Osservatorio: offerta tv più ricca grazie alla tecnologia, ma i gusti non cambiano
Quando finisce la settimana comincia il relax, per cui non importa se ci sono lavatrici da fare e camicie da stirare. Si pensa solo a stare comodi a casa e quando si ha voglia ci si guarda un bel film in televisione. Ma la tv si ripete, passano sempre gli stessi film, e si vorrebbero vedere quelli che sono usciti di recente. La soluzione è capire quali sono le offerte di Sky, mettersi sul divano e godersi il finesettimana.
Cambiano le modalità di fruizione – grazie anche alla possibilità di vedere la tv sul cellulare che molti operatori fra cui Sky offrono – ma i gusti dei telespettatori rimangono pressoché immutati nel tempo. È quanto emerge dalla ricerca “I dieci anni che hanno rivoluzionato la tv” realizzata da Francesco Siliato, professore del Politecnico di Milano, in collaborazione con StudioFrasi.
Per arrivare a questa conclusione, sono stati presi in esame alcuni parametri fra cui gli ascolti (anche quelli dei canali a pagamento di Sky, Mediaset Premium e simili), le modalità di utilizzo del palinsesto, la trasmissione con il segnale digitale e con il segnale satellitare e, infine, il collegamento internet adsl.
Rispetto a dieci anni, grazie al digitale terrestre, è aumentata l’offerta dei canali tv: attualmente è possibile scegliere tra ben 197 emittenti in chiaro (cioè visibili tramite un semplice decoder). L’aggiunta di nuovi canali non ha, però, influenzato i gusti televisivi dei telespettatori, che si mantengono fedeli ai loro programmi del cuore. In particolare, al primo posto continua a rimanere stabile il calcio; al secondo posto si piazzano, invece, a pari merito il Festival di Sanremo, qualche film cult (come “Il Gladiatore”) e le fiction (trainate da “Il Commissario Montalbano e “Il Maresciallo Rocca”). Negli anni è, invece, cresciuto l’interesse per i talentshow e, in particolare, X Factor e Amici di Maria De Filippi.
L’offerta è stata arricchita anche dal punto di vista qualitativo. La principale innovazione è costituita dalla possibilità di vedere contenuti televisivi on demand anche su pc e dispositivi mobili (tablet e smartphone). Con questi canali è stata, inoltre, fornita agli utenti la possibilità di commentare in tempo diretto le loro trasmissioni preferite, anche sui social networks.
“La tv aveva perso centralità – ha affermato Siliato– che adesso sta riacquistando incredibilmente grazie ai social media. Facebook e Twitter stanno riaggregando un pubblico sparpagliato riportandolo a guardare la tv per commentarla. Un fenomeno evidente con le ultime due edizioni del Festival di Sanremo, ma anche con Crozza. La tv sta interpretando un desiderio di comunità che si è riaffermato con la crisi economica”.