Il 74% dei viaggiatori europei non sa quale numero chiamare in caso di emergenza. Il 112, numero unico d’emergenza per tutta l’Europa (lo si può chiamare anche quando si è in un paese europeo diverso dal proprio), è conosciuto soltanto dal 34% dei viaggiatori abituali e dal 26% dei “normali” cittadini europei.
E’ quanto emerge da un’indagine Eurobarometro pubblicata oggi dalla Commissione Europea. Per colmare questa carenza di informazioni i vicepresidenti della Commissione, Neelie Kroes e Siim Kallas hanno scritto alle principali imprese del settore dei trasporti (ferroviarie, aeree, ecc)  invitandole a informare i loro passeggeri sull’esistenza del 112. Senza gravare sui contribuenti, il 112 sarà pubblicizzato gratuitamente sui biglietti elettronici, sulle riviste a bordo, sui siti web aziendali e attraverso il personale. Inoltre tutti i cittadini potranno avere un’applicazione 112 per smartphone nella loro lingua. 
Kroes ha commentato: “Conoscere e chiamare il 112 permette di salvare una vita. Ma il 112 è un aiuto solo se lo si conosce. Per questo stiamo collaborando con gli operatori turistici, per attirare l’attenzione delle persone mentre sono in viaggio verso la loro destinazione”. Il vicepresidente Siim Kallas ha dichiarato “Mi rallegro il settore dei trasporti europeo si impegni per far conoscere a tutti i viaggiatori il numero d’emergenza 112. Il 112 è uno strumento essenziale per la sicurezza dei trasporti. L’elenco delle imprese partecipanti resterà aperto tutto l’anno e, a giudicare dall’interesse manifestato, è verosimile che si aggiungano molte altre realtà”.
E’ stata pubblicata anche una relazione sulle modalità con cui ciascuno Stato membro attiva il 112 presenta un’istantanea delle diverse lingue nelle quali i centralini del 112 possono rispondere:


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  • L’inglese può essere usato in 25 paesi, oltre a Regno Unito, Irlanda e Malta: Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia, Ungheria nonché Croazia, Islanda e Norvegia.
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  • Chi parla italiano avrà una risposta nella sua lingua nella Repubblica ceca, in Romania, in Slovenia, in Spagna e in Croazia.
  • I russofoni che chiamano il 112 saranno accolti in russo nella Repubblica ceca, in Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia.
  • Nel Regno Unito i centralini delle chiamate d’emergenza possono affidarsi ai servizi di interpretazione per oltre 170 lingue, mentre in Francia un servizio analogo può coprirne quaranta.

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