La mezzanotte appena trascorsa ha segnato la fine dell’epoca del roaming internazionale tra i paesi dell’Unione Europea. Da oggi, i cittadini dell’UE potranno telefonare, in Europa, pagando le tariffe che pagano nel proprio paese.

Si tratta di un grande risultato”, ha commentato il Presidente del PE, Antonio Tajani, intervenendo alla plenaria a Strasburgo. “Realizziamo un altro importante tassello del nostro mercato unico, del nostro essere europei”.

Esistono, però, alcune limitazioni e accorgimenti da adottare in relazione a tale importante novità. A tale proposito, Federconsumatori ha messo a punto un sintetico vademecum per mettere in guardia gli utenti.

Punto numero uno: mai violare la regola del “Fair use” (corretto utilizzo). È questo il parametro fondamentale su cui si basa la normativa. Il regolamento che abolisce il roaming internazionale per i paesi dell’UE, infatti, si riferisce ai soli viaggi occasionali.  Se, invece, l’utente utilizza stabilmente una sim italiana all’estero sarà soggetto al pagamento di un eventuale sovrapprezzo. Nel dettaglio, se un cliente avrà toccato punte di consumo anomalo in almeno 4 mesi, entro due settimane sarà invitato dal proprio operatore a modificare il proprio comportamento. Qualora non lo facesse, la società di telefonia potrà applicare un sovrapprezzo a tutti i servizi. Il tasto dolente è che spetterà alle compagnie decretare gli indicatori utili a distinguere un uso corretto da uno illegittimo: spetterà all’AGCOM vigilare affinché tali parametri fissati dalle aziende siano corretti e non nascondano degli escamotage a danno degli utenti.

Secondo aspetto da considerare sono le chiamate internazionali. Da oggi, se da un paese dell’UE chiameremo un altro paese dell’UE, tali chiamate rientreranno tra quelle nazionali. La facilitazione riguarda, nonostante la brexit, i cui termini non sono ancora stati definiti nel dettaglio, anche la Gran Bretagna. Hanno detto sì anche: Norvegia, Lichtenstein ed Islanda. Sono compresi anche i dipartimenti di oltremare quali: Guadalupa, Guyana francese, La Reunion, Mayotte e Martinica. Tra i paesi che non hanno aderito, invece, troviamo la Svizzera e la Repubblica di S. Marino: attenzione, pertanto, ai confini!

Come attivare il roam like at home? L’UE ha deciso che questa sarà la tariffa di base per tutti i piano futuri che includeranno il roaming. Per quanto riguarda, invece, i piani già in essere che includono il regulated roam, saranno modificati automaticamente per includere il roam like at home (traffico come a casa). Se sul proprio piano sono attive delle opzioni relative all’estero è opportuno effettuare una verifica con il proprio operatore ed eventualmente disattivarle. Queste opzioni continueranno ad esistere, dal momento che riguardano anche paesi al di fuori dell’UE.

Infine, per quanto riguarda i limiti, se l’operatore non ha informato esplicitamente i propri clienti di un limite ai dati roaming, si potrà beneficiare all’estero dell’ammontare completo del traffico dati previsto dal proprio contratto nazionale.


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