Servizi #svuotacredito, Codici: troppo debole l’intervento di Agcom
Il cellulare connesso ad Internet in mano e l’indice che scorre su e giù lungo la pagina; un attimo di distrazione, si sfiora il banner sbagliato ed ecco che scatta l’abbonamento ad un servizio mai richiesto al costo di 4,99 euro a settimana.
È la “truffa svuota credito” in cui più frequentemente si inciampa: un fenomeno che costa ai consumatori 450 milioni ogni anno.
“Il consumatore italiano è vittima indifferenziata di pratiche commerciali scorrette o servizi non richiesti da parte delle aziende, non solo energetiche ma anche telefoniche, e si badi bene, nonostante qui le cifre siano inferiori, il fenomeno non è meno trascurabile”, sottolinea l’associazione di consumatori Codici.
Sempre più frequenti sono infatti le problematiche sui “servizi a valore aggiunto o a contenuto” che stanno raggiungendo un livello allarmante, oltre che fuorviante per un mercato degno di essere definito trasparente ed efficace.
La semplicità di attivazione non corrisponde quasi mai alla semplicità nella disattivazione. Per disattivare gli abbonamenti, infatti, il consumatore è costretto quasi sempre a chiedere la nostra assistenza perché diventa incomprensibile, o quasi mai identificabile, la modalità per disattivare. Come pure, è altrettanto inconcepibile la eccessiva discrezionalità che gli operatori adottano per stabilire chi e quando si abbia diritto ad un rimborso.
Per cercare di trovare una soluzione a questo fenomeno, questa mattina si è svolta presso l’Agcom una riunione durante la quale l’Autorità ha proposto di mettere in atto una sperimentazione che avrà durata di 6 mesi: in questo tempo, le aziende sarà data la possibilità dare autonomamente una soluzione.
Secondo il parere di Codici, tuttavia, questa proposta non sortirà alcun tipo di esito positivo e chiede quindi intervenire in maniera più risoluta. “La mancata incisività dell’Autorità e il suo intervento così debole e permissivo, fa sì che le compagnie telefoniche, in questo caso come in quello della fatturazione a 28 giorni, facciamo quello che vogliono, in maniera spregiudicata e totalmente lesiva del consumatore”.
Codici suggerisce a tutti i consumatori di prestare attenzione mentre si utilizzano tablet e smartphone: “è bene bloccare l’accesso a qualsiasi sito non protetto o che presenti dei contenuti pubblicitari. Se doveste ricevere un messaggio di attivazione del servizio, per riavere i soldi relativi al costo di attivazione è necessario chiamare il proprio operatore e provvedere alla disattivazione e al rimborso”.