Non c’è da stupirsi che il web sia ormai parte integrante della nostra quotidianità: confrontare le migliori tariffe adsl è diventato un must per chiunque voglia usufruire di una connessione costante sia a casa che al lavoro e poter godere illimitatamente della rete ci ha resi decisamente dipendenti. A navigare su internet però non sono più soltanto i professionisti o i giovani, ma anche le casalinghe, il cui numero è cresciuto del 57% rispetto a quattro anni fa.
 
E’ quanto emerge dai dati Audiweb, diffusi in occasione dello Iab Forum a Milano sulla presenza della popolazione in rete. Il 73% degli utenti si connette da pc, attraverso linea adsl o banda larga, mentre il 31,3% da smartphone o tablet.
 
L’accesso a internet è ormai una prerogativa di tutti gli italiani che, tuttavia, non sembrano dedicare molto tempo al web. I dati raccolti mostrano, infatti, che poco più di un italiano su dieci naviga su internet ogni giorno. Ciò significa che se il 78,9% della popolazione, ovvero 38 milioni di persone, può navigare, soltanto il 14% lo fa quotidianamente.
 
A catturare gli utenti sono soprattutto i social network, in grado di trattenerli più a lungo sul web. Li usano, infatti, più di 20 milioni di persone che vi trascorrono un terzo del tempo che passato in rete. Tra i settori preferiti spicca quello dell’informazione giornalistica: il 26% delle applicazioni utilizzate riguarda questo ambito d’interesse e sui social network il traffico delle news è aumentato del 75%.
 
Altro settore interessante, soprattutto per la pubblicità, è quello dei video online: ogni mese 20 milioni di persone li guardano per circa un’ora e mezzo a testa. Un dato quest’ultimo che non ha, però, incrementato ladiffusione dell’e-commerce. Solo il 4% delle imprese italiane vende on line, contro l’11% della media europea.
 
“Manca la cultura tecnologica e digitale delle imprese che devono investire – afferma Roberto Liscia, Presidente Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano – Gli italiani comprano online di più all’estero di quanto esportano: il 28% dei 10 miliardi spesi on line è acquistato all’estero e importiamo 1,2 miliardi in più di quanto esportiamo. Si ordina online non solo per i prezzi, ma anche per le informazioni, le opinioni, il risparmio di tempo e la gamma di scelte. E’ chiaro, dunque, che non basta vendere online, ma è necessario informare il potenziale cliente. Considerando poi che l’80% dei clienti compra da tablet e smartphone, se il sito non è presente sullo smartphone, l’azienda praticamente non esiste”.
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