La bussola dei diritti. Digitale 2.0, ecco cosa cambierà per i consumatori
Dal 1 luglio 2022 si completerà il passaggio del sistema televisivo nazionale al digitale di seconda generazione e questo obbligherà i consumatori ad acquistare nuovi televisori e decoder in grado di garantire la ricezione dei canali televisivi così come aggiornati dallo switch-off digitale di ultima generazione. In pratica, con il passaggio al digitale 2.0, le attuali apparecchiature di ricezione televisiva dotate di tecnologia Dvb T1 non saranno più in grado di garantire la ricezione dei canali e delle trasmissioni televisive, ma richiederanno un necessario adeguamento alle nuove tecnologie che passeranno gradualmente al sistema Dvb T2.
Il passaggio alle frequenze mobili comprese tra i 694 e i 790 MHz potrà garantire ai consumatori una migliore copertura per smartphone e tablet, una migliore qualità visiva e sonora per le televisioni e la possibilità di visualizzare i contenuti in alta e altissima definizione. Il processo di adeguamento alla tecnologia Dvb T2 sarà lento e graduale e interverrà a diversi livelli su tutto il territorio nazionale in base a un piano dedicato, il cosiddetto PNAF (Piano Nazionale Assegnazione Frequenze) che l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni avrà cura di redigere entro il 31 maggio 2018.
Da qui ai prossimi 5 anni ci si appresta a una rivoluzione digitale che porterà con sé non pochi disagi per gli utenti finali, come già accaduto qualche anno addietro per il passaggio dall’analogico al digitale. I disagi che potranno derivare oltre che tecnici, legati alla ricezione di tutti i canali televisivi, saranno anche economici se si pensa che circa il 90 per cento dei televisori attualmente in possesso dei consumatori potrebbe non avere le caratteristiche di nuova tecnologia richieste dalla nuova misura prevista nella legge di bilancio. Per questo prima di farsi prendere dall’ansia e passare all’acquisto di nuovi televisori o decoder, sarà utile effettuare delle opportune verifiche su quelli attualmente a nostra disposizione. Se al momento convivono due diverse tecnologie DvbT1 e DvbT2 e quindi sono funzionanti gli apparecchi televisivi dotati di entrambe le tecnologie, dal 1 luglio 2022 potranno funzionare solo le Tv DvbT2. Per ovviare a questo problema e favorire l’adeguamento al digitale 2.0, dal 1 gennaio 2017 in Italia è divenuta obbligatoria la vendita di televisori con tecnologia Dvb T2-Hevc.
A ogni modo si dovrà attendere l’approvazione della legge di bilancio per capire quali saranno le prime regioni a essere coinvolte nel processo di ammodernamento digitale e quali le modalità di riconoscimento dei bonus stanziati dalla misura legislativa a fronte dei nuovi acquisti previsti. Inoltre, se sarà necessario l’acquisto di un nuovo apparecchio televisivo o decoder, il rivenditore è obbligato a ritirare gratuitamente il vecchio apparato se rientra nei RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. E’ il meccanismo noto come Uno contro uno.
di Claudia Ciriello