Linee guida influencer, Adoc: “Social network sono diventati far west” (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

Bene le linee guida dell’Agcom sugli influencer ma con qualche lacuna. La prima: il milione di follower richiesto per l’applicazione. La seconda: un certo vuoto normativo che rende i social network “far west della lesione dei diritti delle persone”. Questo il commento di Adoc davanti alla pubblicazione delle linee guida per gli influencer, volte a garantire il rispetto delle disposizioni del Testo Unico sui servizi di media audiovisivi.

Influencer, i principi da rispettare

Secondo il documento, pubblicato online, i principi che gli influencer sono tenuti a rispettare riguardano soprattutto il rispetto dei principi di trasparenza e della correttezza dell’informazione, l’applicazione della disciplina in materia di tutela dei minori e dei diritti fondamentali della persona e le disposizioni in materia di comunicazioni commerciali e di product placement volte a rendere trasparenti al pubblico le eventuali finalità promozionali.

Le linee guida si applicheranno in prima applicazione a influencer operanti in Italia che raggiungono, tra l’altro, almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati).

 

Influencer, l’Agcom pubblica le linee guida: tutela minori e trasparenza pubblicità (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

 

Adoc: primo passo importante

“Si tratta di un primo passo importante – afferma a commento l’Adoc – per tutelare prima ancora dei consumatori, i diritti della persona e soprattutto dei minori e delle persone particolarmente fragili e sensibili, anche a seguito dei recenti fatti di cronaca. I social network e la sfera degli influencer richiamano un pubblico vasto esposto a innumerevoli rischi, dall’odio alla discriminazione razziale, dalla violenza al rischio di pubblicità ingannevole, fino a pratiche commerciali scorrette e truffe”.

Quali sono le criticità? “Ci stupisce il limite del milione di follower, al di sotto del quale, gli influencer e i content creator non sarebbero obbligati al rispetto del Testo Unico, tra cui alla trasparenza delle comunicazioni commerciali e alla correttezza dell’informazione, alla tutela dei minori e ai diritti della persona – prosegue l’Adoc – Crediamo che le linee guida, così come le decisioni che saranno assunte nel Codice di Condotta, al termine del tavolo tecnico che sarà avviato prossimamente, si dovrebbero applicare a tutti indistintamente da numero di follower. Riteniamo, inoltre, doveroso colmare un vuoto normativo dei social network e della rete, divenuti far west della lesione dei diritti delle persone, dei minori, delle donne e dei consumatori. E, a tal proposito, riteniamo indispensabile che al tavolo tecnico ci siano anche le Associazioni dei consumatori, principali destinatari finali della comunicazione social”.

L’associazione sottolinea inoltre la necessità di proteggerei i consumatori da truffe e pubblicità ingannevole.


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