TopNews. Hate speech online, Ue: contenuti illegali cancellati più velocemente
L’incitamento all’odio online e i discorsi xenofobi che viaggiano su internet vengono valutati quasi sempre nell’arco di 24 ore e, quando serve, rimossi in tempi veloci. Di sicuro più veloci rispetto a un paio di anni fa. A dirlo è la Commissione europea. Bruxelles ha presentato la sua quarta valutazione del Codice di condotta per contrastare l’illecito incitamento all’odio online, varato nel 2016 insieme a quattro colossi dell’informatica – Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube.
Nel 2018 ci sono state altre adesioni al Codice: si sono aggiunti infatti Google+, Instagram, Snapchat e Dailymotion, mentre ha annunciato ieri la sua partecipazione anche la piattaforma francese di giochi online Webedia (jeuxvideo.com).
Il Codice di condotta, ha detto ieri Bruxelles, è una iniziativa che produce risultati positivi. Ora le piattaforme devono migliorare il feedback agli utenti e soprattutto la trasparenza sulle cancellazioni fatte.
Quali i risultati principali rivendicati dalla Commissione europea? Le società informatiche valutano oggi nell’arco di 24 ore l’89 % dei contenuti segnalati e rimuovono da Internet il 72% dei contenuti ritenuti illeciti incitamento all’odio. Nel 2016, quando il Codice è stato varato, questa percentuale era rispettivamente del 40% e del 28%.
Spiega Vĕra Jourová, Commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere: “L’illecito incitamento all’odio online non è solo un reato, ma rappresenta anche una minaccia alla libertà di espressione e all’impegno democratico. Nel maggio 2016 ho varato il Codice di condotta sull’illecito incitamento all’odio online, perché avevamo urgentemente bisogno di fare qualcosa contro questo fenomeno. Oggi, a due anni e mezzo di distanza, possiamo dire di aver trovato il modo giusto per farlo grazie all’istituzione, in tutta Europa, di una norma su come affrontare questo grave problema e, nel contempo, tutelare appieno la libertà di espressione.”.
“Le società informatiche – dice la Commissione europea – reagiscono con prontezza per contrastare i contenuti di incitamento all’odio razziale e xenofobo che vengono loro segnalati. Esse, tuttavia, devono ora migliorare il feedback agli utenti che segnalano tali contenuti e garantire maggior trasparenza sulle notifiche e sulle cancellazioni effettuate”. Per Bruxelles è fatta salva, in questa attività, la libertà di espressione. I contenuti illegali vengono rimossi in modo sempre più veloce ma, dice la Commissione, “il tasso di rimozione indica che la revisione effettuata dalle società informatiche continua a rispettare la libertà di espressione”.
Da qui una valutazione favorevole del Codice. Sostiene Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il Mercato unico digitale: “La valutazione di oggi dimostra come la collaborazione con le imprese e la società civile produca risultati. Oggi le società informatiche valutano entro 24 ore l’89 % dei contenuti segnalati e, quando necessario, intervengono tempestivamente per cancellarli da Internet: una percentuale più che doppia rispetto al 2016. Ma la cosa più importante è che il Codice funziona perché rispetta la libertà di espressione. Su Internet si naviga per condividere opinioni e trovare informazioni con un semplice clic e nessuno dovrebbe sentirsi a rischio o minacciato a causa di contenuti illegali improntati all’odio che vi restano memorizzati”.
Notizia pubblicata il 05/02/2019 ore 10.37
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