Cinema, Europa vara nuova strategia per promuovere diversità e competitività
L’Europa produce più film degli Stati Uniti, ma solo un terzo delle vendite di biglietti riguarda film europei, che in gran parte vengono proiettati nel paese di produzione. Solo l’8% dei film europei è distribuito in un cinema di un paese non appartenente all’Unione. Ancora: in Europa, i film europei rappresentano quasi due terzi delle uscite nelle sale, ma rappresentano solo un terzo dei biglietti venduti. Sebbene il numero dei film prodotti in Europa sia aumentato passando da circa 1.100 nel 2008 a 1.300 nel 2012, la maggior parte dei film europei è proiettata solo nel paese di produzione e solo raramente la distribuzione avviene a livello transfrontaliero. Per questo la Commissione europea ha varato la strategia “Cinema europeo nell’era digitale”, che intende sfruttare le nuove forme di distribuzione per promuovere la diversità culturale e la competitività del cinema europeo.
I dati chiave, riferiti all’anno 2012, dicono che le sovvenzioni erogate ogni anno a sostegno dell’industria audiovisiva europea dai fondi europei per il cinema ammontano a 2,1 miliardi di euro. In questa cifra sono compresi i circa 110 milioni di euro all’anno stanziati da MEDIA nel quadro del programma “Europa creativa”. Quest’ultimo rappresenta il programma di finanziamento dell’Unione a sostegno dei settori culturali e creativi e dispone di un bilancio di quasi 1,5 miliardi di euro per il periodo 2014-2020: almeno il 56% sarà destinato al sottoprogramma MEDIA (acronimo di “‘Mesures pour encourager le développement de l’industrie audiovisuelle” – Misure per incoraggiare lo sviluppo dell’industria audiovisiva) che intende favorire diversità e competitività internazionale dell’industria cinematografica europea.
Nel 2012 sono stati prodotti nell’UE circa 1 300 film, contro poco più di 800 negli Stati Uniti. Solo l’8% dei film europei è distribuito in un cinema di un paese non appartenente all’UE. Nel 2012 era europeo oltre il 60% di tutti i film distribuiti nell’Unione, ma solo un terzo delle vendite di biglietti ha riguardato film europei. Le produzioni americane hanno, invece, rappresentato il 20% delle uscite nelle sale e il 65% degli ingressi nell’UE.
Di norma, meno del 10% del budget di un film è destinato alla distribuzione. Nell’Unione europea il budget medio di produzione di un film ammonta a quasi 11 milioni di euro nel Regno Unito, a 5 milioni di euro in Germania e Francia ed è pari a 300 000 euro in Ungheria e in Estonia, mentre il budget medio di produzione dei film statunitensi è di 15 milioni di dollari americani (11 milioni di euro).
La nuova strategia della Commissione europea intende rafforzare soprattutto le attività di distribuzione dei film e concentrarsi sull’ampliamento del pubblico. Secondo le proposte della Commissione, “i regimi di finanziamento pubblico dovrebbero concentrarsi maggiormente sull’ampliamento del pubblico dei film europei e assicurare maggiore sostegno alle attività di sviluppo, promozione e distribuzione internazionale – informa la Commissione – Attualmente quasi il 70% dei finanziamenti pubblici nazionali è destinato alla produzione di film invece che all’ampliamento del potenziale di pubblico. La Comunicazione raccomanda inoltre maggiore flessibilità e sperimentazione a proposito delle modalità e dei tempi di programmazione dei film, considerata la crescente popolarità del video on demand e del download”.
Ha detto Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù: “Migliorare la distribuzione internazionale dei film europei è essenziale non solo dal punto di vista economico ma anche in termini di diversità. È questo uno degli obiettivi del sottoprogramma MEDIA di ‘Europa creativa’. Si tratta di un settore in cui possiamo realmente apportare valore aggiunto a livello europeo. Ma ovviamente occorre fare di più per aumentare il numero degli spettatori di film europei e per migliorare la cooperazione transfrontaliera. Nei prossimi giorni sarò lieta di poter discutere per la prima volta questa nuova strategia con i rappresentanti del settore in occasione del Festival del cinema di Cannes.“