Trasporto ferroviario, Ue: diritti passeggeri siano uniformi in tutta Europa
Norme uniformi in tutti gli stati europei. Informazione più diffusa, anche stampata sui biglietti. Più tutele per le persone disabili. La Commissione europea sta aggiornando le norme che riguardano i diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario con l’obiettivo di “tutelare meglio chi viaggia in treno in caso di ritardi, cancellazioni e discriminazioni”. Anche se gli operatori ferroviari potranno essere esentati dal risarcimenti in alcune, definite circostanze. Dice Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti: “Grazie all’UE i passeggeri nel trasporto ferroviario godono di una serie di diritti ovunque essi viaggino nell’UE. Malgrado ciò, troppi passeggeri e pendolari nel trasporto ferroviario europeo non sono ancora adeguatamente informati in merito ai loro diritti. La nostra nuova proposta mira a risolvere questo problema. Sono certa che la nostra iniziativa rafforzerà il settore assicurando il giusto equilibrio tra la protezione dei viaggiatori e la competitività del settore ferroviario.”
I passeggeri nel trasporto ferroviario devono essere pienamente tutelati in tutta l’Unione europea. “La Commissione intende anche garantire un adeguato livello di informazione per i passeggeri e migliorare significativamente i diritti dei passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta – annuncia Bruxelles in una nota – Al tempo stesso la proposta della Commissione rimane ragionevole nel riconoscere che gli operatori ferroviari, in circostanze ben definite, possono essere esentati dal dover risarcire i passeggeri in caso di ritardi”.
Sono diversi i settori nei quali la proposta della Commissione aggiorna le attuali norme sui diritti dei passeggeri. Una riguarda l’applicazione uniforme delle norme. I servizi a lunga distanza nazionali e transfrontalieri, suburbani e regionali “non possono più essere esentati dall’applicazione delle norme sui diritti dei passeggeri”, mentre oggi solo cinque Stati – fra questi c’è l’Italia, insieme a Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Slovenia – applicano pienamente le norme, mentre altri hanno messo in atto deroghe di varia entità. “Questo priva i passeggeri dei loro diritti”, dice la Ue.
Viene poi prevista una più ampia informazione sui diritti dei passeggeri, anche stampata sul biglietto ferroviario. I passeggeri che utilizzano collegamenti con biglietti separati devono sapere se i loro diritti si applicano all’intero viaggio o solo alle diverse tratte. È vietata la discriminazione sulla base della nazionalità o della residenza. Va migliorata la tutela dei diritti delle persone con disabilità o a mobilità ridotta, prevedendo il diritto all’assistenza obbligatoria su tutti i servizi e il pieno risarcimento in caso di perdita o riparazione delle attrezzature per la mobilità.
Su un altro punto, che riguarda l’applicazione delle norme, la gestione dei reclami e l’applicazione delle sanzioni, la Ue sollecita scadenze e procedure chiare per la gestione dei reclami e chiare responsabilità e competenze delle autorità nazionali responsabili dell’applicazione e dell’esecuzione dei diritti dei passeggeri. Ci saranno poi le eccezioni nei risarcimenti. Spiega Bruxelles: “Una clausola di “forza maggiore” esenterà le compagnie ferroviarie dall’obbligo di versare risarcimenti nel caso di ritardi causati da calamità naturali, che non possono essere né previste né evitate. Secondo l’attuale normativa le compagnie ferroviarie sono tenute a versare un risarcimento anche in caso di calamità naturali”.
La proposta della Commissione deve ora essere esaminata e adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio prima di entrare in vigore.