Stop fame e cittadinanza, Commissione Ue registra due iniziative dei cittadini
La Commissione europea ha registrato oggi due iniziative dei cittadini europei, una volta alla lotta contro la fame in Europa, l’altra alla “cittadinanza permanente” e ai diritti di cittadinanza nella Ue. Obiettivo della prima proposta di iniziativa, sul tema “Stop alla fame che colpisce l’8% della popolazione europea!”, è quella di “indurre i governi ad affrontare il problema della fame” e di “sottolineare la responsabilità dei governi nei confronti dell’eradicazione del problema”. Gli organizzatori dell’iniziativa hanno presentato un elenco dettagliato di azioni sulle quali invitano la Commissione a presentare proposte legislative.
Queste spaziano dalla creazione di un programma di buoni per l’acquisto di generi alimentari alla riforma dei mercati dei derivati agricoli e a un nuovo sistema di classificazione dei rifiuti alimentari. Ad esempio, si chiede di sradicare la cultura dei rifiuti al fine di generare 44 milioni di tonnellate di cibo entro due anni, di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie per generare 30 miliardi di euro all’anno e si sostiene che “spetta alle autorità pubbliche risolvere il problema della fame, non alle associazioni caritative”. La registrazione dell’iniziativa avverrà domani.
La seconda iniziativa, che sarà registrata dalla Commissione il 23 luglio, è quella su “Cittadinanza permanente dell’Unione europea” e ha l’obiettivo di garantire che la cittadinanza europea e i relativi diritti non possano essere persi una volta che siano stati conseguiti. Gli organizzatori dell’iniziativa citano in particolare il contesto della Brexit e la futura perdita della cittadinanza dell’Unione e dei diritti correlati da parte dei cittadini del Regno Unito.
L’iniziativa dei cittadini europei è prevista dal trattato di Lisbona come strumento per permettere ai cittadini di influire sulle politiche europee e sul programma di lavoro della Commissione. Una volta registrata ufficialmente, questa permette a un milione di cittadini provenienti da almeno un quarto degli Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici nei settori di sua competenza.
La decisione della Commissione di registrare l’iniziativa riguarda solo l’ammissibilità giuridica della proposta. Dalla data della registrazione, gli organizzatori avranno a disposizione un anno per raccogliere le firme di sostegno. Se l’iniziativa riceverà un milione di dichiarazioni di sostegno in almeno sette Stati membri entro il periodo di un anno, la Commissione dovrà reagire entro tre mesi. La Commissione può decidere di seguire o no la richiesta contenuta nell’iniziativa dei cittadini e in entrambi i casi dovrà motivare la sua decisione.
