L’Italia non ha ancora recepito la direttiva europea in materia di farmacovigilanza. Così oggi la Commissione europea ha chiesto formalmente all’Italia – insieme a Danimarca, Paesi Bassi e Slovenia – di provvedere al pieno recepimento della direttiva in materia di farmacovigilanza (direttiva 2012/26/UE).
“Tale direttiva – spiega la Commissione –  stabilisce le disposizioni per il monitoraggio della sicurezza dei medicinali sul mercato europeo e detta norme per la prevenzione, l’individuazione e la valutazione degli effetti collaterali negativi dei medicinali. Il suddetto atto normativo si inserisce nel quadro degli sforzi intrapresi dall’UE per rendere il sistema di farmacovigilanza europeo uno dei più avanzati e completi al mondo e tale da garantire il più elevato livello di protezione della salute pubblica e di sicurezza dei pazienti”. La direttiva doveva essere recepita entro il 28 ottobre 2013. I paesi hanno due mesi di tempo per informare la Commissione in merito alle misure adottate per dare piena attuazione alla direttiva 2012/26/UE. La mancata notifica di misure adeguate potrebbe portare la Commissione a deferire i casi alla Corte di giustizia dell’Unione europea.


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