Parlamento Ue vota nuova direttiva anti-riciclaggio
Banche, istituzioni finanziarie, revisori dei conti, avvocati, commercialisti, consulenti fiscali e agenti immobiliari dovranno essere più attenti alle transazioni sospette dai loro clienti, mentre i nomi dei proprietari effettivi di società e trust dovranno essere iscritti in registri pubblici centrali: sono gli obiettivi di un progetto legislativo anti-riciclaggio votato ieri dal Parlamento europeo per combattere l’evasione fiscale e rendere più difficile nascondere le transazioni sospette.
La nuova direttiva anti-riciclaggio è stata approvata con 643 voti a favore, 30 contrari e 12 astensioni, le norme sul trasferimento di fondi con 627 voti a favore, 33 contrari e 18 astensioni. Il Parlamento ha votato la prima lettura dei due progetti di legge per consolidare il lavoro svolto finora e trasmetterlo al prossimo Parlamento che sarà formato in seguito alle elezioni europee di maggio. Ciò assicura che i deputati neoeletti possano decidere se ricominciare o continuare a partire dal lavoro svolto in questa legislatura.
“I registri pubblici renderanno più difficile la vita dei criminali che cercano di nascondere i loro soldi. La nostra economia attualmente perde enormi quantità di denaro a causa dell’evasione fiscale”, ha detto la relatrice della commissione per le libertà civili Judith Sargentini (Verdi / ALE, NL).
Uno dei punti della nuova direttiva è che le informazioni sui proprietari effettivi di tutti i tipi di entità giuridiche, comprese aziende, fondazioni e trust, dovrebbero essere inserite in registri pubblici centrali. I registri saranno interconnessi e “pubblicamente disponibili previa identificazione della persona che intende accedere alle informazioni attraverso una registrazione on-line di base”, dicono i deputati. Sono, tuttavia, inserite diverse disposizioni nella direttiva per proteggere la privacy dei dati e per garantire che solo le informazioni necessarie siano riportate nel registro.
Le norme prevedono attenzione alle operazioni ingannevoli e alle persone “politicamente esposte”. In primo luogo, chiedono alle banche, alle istituzioni finanziarie, ai revisori dei conti, agli avvocati, ai commercialisti, ai consulenti fiscali e agli agenti immobiliari di essere più attenti alle transazioni sospette dai loro clienti. I casinò sono inclusi nel campo di applicazione della proposta di legge, ma spetta agli Stati la decisione di escludere gli altri servizi di gioco d’azzardo che presentano un basso rischio di evasione. Il Parlamento ha anche approvato un regolamento sui trasferimenti di fondi, che mira a migliorare la tracciabilità di contribuenti, beneficiari e dei loro beni. Ci sono poi alcune norme su persone “politicamente esposte” e a maggior rischio di corruzione per il ruolo politico che rivestono: queste sono estese anche a chi è stato investito dallo Stato di cariche pubbliche quali capi capi di stato, membri del governo, giudici della Corte suprema e membri dei parlamenti: per investigare su casi di relazioni d’affari ad alto rischio con queste tipologie di persone, gli Stati dovranno adottare misure aggiuntive per stabilire, ad esempio, l’origine del patrimonio e dei fondi coinvolti.