Con 351 voti a suo favore, Antonio Tajani (Ppe-Alde) esce vincitore dal ballottaggio con Gianni Pittella (S&E) e diventa il nuovo Presidente del Parlamento europeo. parlamento-europeoNato a Roma, cattolico, ex ufficiale dell’aeronautica, giornalista, ex commissario europeo e, soprattutto, per anni l’uomo di Berlusconi a Bruxelles: è questo in sintesi il profilo del nuovo Presidente.

Nel 1994 arriva a Strasburgo come eurodeputato e diventa uno degli artefici dell’ingresso di Forza Italia nel gruppo Ppe, di cui assume la vicepresidenza nel 2002. Rieletto costantemente al Parlamento europeo, nel 2008 lascia Strasburgo per prendere il posto di Frattini nella Commissione Barroso I, di cui diventerà vicepresidente e titolare ai trasporti, supervisionando il salvataggio di Alitalia e promuovendo la carta dei diritti dei passeggeri aerei. Nel 2009 entra nel gabinetto Barroso II e passa all’Industria e al Turismo. Durante questo periodo è sua la battaglia contro a chiusura della fabbrica della Tenneco a Gijon in Spagna la cui vittoria gli è valsa il nome di una strada nella città delle Asturie.

La sua elezione a Presidente del Parlamento è stata in qualche modo favorita da un accordo di cooperazione tra i gruppi Ppe e Alde nel quale si legge: “L’Europa è in crisi, una coalizione pro europea è necessaria. Per questo Ppe e Alde, al di là delle loro differenze ideologiche, hanno deciso di lavorare insieme strettamente e offrire una piattaforma comune come punto di partenza per questa cooperazione pro europea”.

Dopo gli abbracci, le strette di mano e le congratulazioni, questa mattina c’è stato il formale passaggio di consegne con il Presidente uscente Martin Schulz.


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