Il film antivaccini Vaxxed non sarà proiettato al Parlamento Ue
Il film antivaccini Vaxxed non sarà proiettato al Parlamento europeo. Era stato programmato per il 9 febbraio, verrà invece presentato due giorni dopo in una sede esterna. Contro la proiezione del film, realizzato da quell’Andrew Wakefield radiato dall’ordine dei medici per aver collegato la vaccinazione all’autismo (tesi smentita da tutta la comunità scientifica) si era espressa ieri il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che aveva inviato una lettera al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani chiedendo “una ferma e autorevole presa di posizione nei confronti dell’evento”.
La proiezione di Vaxxed torna periodicamente alla ribalta per le furiose discussioni che ne conseguono. Qualche mese fa, in Italia, la proiezione della pellicola saltò dopo furibonde polemiche perché l’evento era stato programmato in una sala istituzionale del Senato. Presentata come la prima proiezione in Europa, aveva sollevato la protesta di tutto il mondo scientifico italiano e delle istituzioni. Il perché è presto detto. Vaxxed è stato realizzato da Andrew Wakefield, che nel 1998 aveva pubblicato uno studio in cui metteva in relazione il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia con l’autismo: la ricerca – giova sempre ricordarlo – venne ritirata perché si scoprì che i dati erano stati falsificati. Wakefield venne radiato dall’ordine dei medici britannico. E da allora la comunità scientifica continua a denunciare come bufala le idee di Wakefield.
L’iniziativa che doveva svolgersi al Parlamento europeo ha portato alla protesta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha subito sollevato il caso col presidente Tajani. In una lettera, Lorenzin ha scritto: “Abbiamo recentemente appreso che per il prossimo 9 febbraio è stata programmata a Bruxelles l’iniziativa “Vaccine – Safety in question” presso il Parlamento Europeo. Da quanto riportato risulta prevista la proiezione della pellicola “Vaxxed – from cover-up to catastrophe”. All’iniziativa prenderanno parte noti attivisti del fronte anti-vaccinazioni, sulla cui reputazione la comunità scientifica ha da tempo espresso una valutazione inequivocabile, accompagnata dall’adozione di provvedimenti formali da parte delle Autorità competenti. Ritengo l’iniziativa – proseguiva il Ministro – particolarmente dannosa poiché punta a guadagnare un ribalta europea per posizioni settarie e destituite da ogni fondamento scientifico, che già sono state respinte energicamente a livello nazionale. I contenuti ideologici che saranno veicolati rischiano altresì di essere altamente insidiosi per le politiche di sanità pubblica, con effetti potenzialmente molto negativi su componenti dell’opinione pubblica europea ». Da qui la richiesta del Ministro della Salute: “Il Governo italiano è particolarmente impegnato su questo tema, che io stessa tratterò nel corso di un imminente incontro già programmato con il Commissario Europeo alla Salute. Le chiedo pertanto una ferma e autorevole presa di posizione nei confronti dell’evento, allo scopo di ristabilire i corretti termini della situazione e di evidenziare i pericoli determinati dalla diffusione di messaggi di tale gravità”.