Tappi di plastica attaccati alle bottiglie, da oggi in vigore l’obbligo (Foto Pixabay)

Tappi di plastica attaccati alle bottiglie, da oggi è in vigore l’obbligo previsto dalla direttiva europea. Da oggi infatti i prodotti in plastica con tappi e coperchi di plastica potranno essere immessi sul mercato solo se tappi e coperchi rimangono attaccati ai contenitori attraverso un lembo di plastica. È il cosiddetto “tappo solidale”, che deve evitare la dispersione dei tappi nell’ambiente – sono un grande problema per l’inquinamento costiero e marino, insieme a tutti i rifiuti in plastica – e finire riciclato insieme alla bottiglia.

La direttiva Single Use Plastic: tappi solo attaccati alle bottiglie

L’obbligo è previsto dalla Direttiva SUP (Single Use Plastic) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti in plastica sull’ambiente. Con questo provvedimento l’Europa ha vietato dal 2021 la vendita di prodotti in plastica monouso, dai piatti alle posate, passando dalle cannucce ai cotton fioc.

La direttiva, con il suo decreto di attuazione, è entrata in vigore in Italia il 14 gennaio 2022 e si pone come obiettivo quello di ridurre l’uso della plastica monouso, non biodegradabile e non compostabile, mettendo un freno all’inquinamento da plastica usa e getta.

La direttiva Sup stabilisce infatti che “gli Stati membri provvedono a che i prodotti di plastica monouso elencati nella parte C dell’allegato i cui tappi e coperchi sono di plastica possano essere immessi sul mercato solo se i tappi e i coperchi restano attaccati ai contenitori per la durata dell’uso previsto del prodotto”. L’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia riguarda dunque bottiglie per bevande e relativi tappi e coperchi, nonché imballaggi compositi di bevande e relativi tappi e coperchi, ma non si applica a i contenitori in vetro o metallo per bevande con tappi e coperchi di plastica.

La direttiva “promuove approcci circolari che privilegiano prodotti e sistemi riutilizzabili sostenibili e non tossici, piuttosto che prodotti monouso, con l’obiettivo primario di ridurre la quantità di rifiuti prodotti”. Nell’Unione europea una percentuale compresa fra l’80 e l’85% dei rifiuti marini trovati sulle spiagge sono in plastica. Di questi, la metà è rappresentata da oggetti in plastica monouso e il 27% da oggetti collegati alla pesca.

“I tappi e coperchi di plastica dei contenitori utilizzati per bevande sono tra gli oggetti di plastica monouso più frequentemente rinvenuti sulle spiagge dell’Unione – si legge ancora nella direttiva Sup – Pertanto, i contenitori per bevande che sono prodotti di plastica monouso dovrebbero poter essere immessi sul mercato solo se soddisfano determinati requisiti di progettazione che riducono in modo significativo la dispersione nell’ambiente dei tappi e coperchi di plastica”.

Italia sotto osservazione per la direttiva sulla plastica monouso

Lo scorso maggio la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per la direttiva sulla plastica monouso. Bruxelles attende risposte entro fine luglio.

La direttiva sulla plastica monouso, ha ricordato Bruxelles è un elemento essenziale del piano d’azione per l’economia circolare e della strategia per la plastica. Questa mira a proteggere l’ambiente, ridurre i rifiuti marini, le emissioni di gas serra e la dipendenza dai combustibili fossili importati. E intende sostenere modelli più sostenibili di produzione e consumo della plastica. Per la Commissione europea “l’Italia non ha recepito – o non ha recepito correttamente – nel diritto nazionale diverse disposizioni della direttiva sulla plastica monouso, il che incide sul suo ambito di applicazione e sulla sua attuazione”.


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