Inquinamento atmosferico, MDC: “Tutelare salute e biodiversità contro ecatombe delle morti premature” (Foto Pixabay)

Inquinamento atmosferico, MDC: “Tutelare salute e biodiversità contro ecatombe delle morti premature”

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla valutazione della Direttiva NEC sugli impegni nazionali di riduzione delle emissioni atmosferiche. MDC: “Garantire una qualità dell’aria che tuteli sia la salute dei cittadini che la biodiversità, in linea con gli obiettivi del Green Deal Europeo”

Contro l’inquinamento atmosferico il Movimento Difesa del Cittadino chiede “azioni più coraggiose alla Commissione europea”. E denuncia “l’ecatombe delle morti premature” causate dalla cattiva qualità dell’aria. Secondo recenti studi citati dall’associazione, le emissioni inquinanti sono responsabili di circa 60 mila morti premature in Italia ogni anno. Le malattie correlate all’inquinamento atmosferico, come l’asma, le cardiopatie e gli ictus, continuano a rappresentare una sfida per il sistema sanitario nazionale, con costi enormi in termini di vite umane e risorse economiche.

L’inquinamento atmosferico è un grande problema di salute pubblica mondiale. Nel 2021 ha causato a livello globale oltre 8 milioni di decessi, fra adulti e bambini. Ormai è diventato la seconda causa di morte a livello mondiale, superando il consumo di tabacco, seconda solo all’ipertensione come fattore di rischio per tutta la popolazione e seconda solo alla malnutrizione come fattore di rischio di mortalità per i bambini (Fonte: Rapporto sullo stato globale dell’aria 2024).

La direttiva europea contro gli inquinanti atmosferici

Il Movimento Difesa del Cittadino ha depositato il proprio contributo alla consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea sulla valutazione della direttiva (UE) 2016/2284, nota come Direttiva NEC, sugli impegni nazionali di riduzione delle emissioni atmosferiche.

La direttiva NEC stabilisce impegni nazionali di riduzione per cinque principali inquinanti atmosferici che hanno un impatto negativo significativo sulla salute umana e sull’ambiente. Si tratta di anidride solforosa (SO2 ), ossidi di azoto (Nox), composti organici volatili non metanici (COVNM), ammoniaca (NH3 ) e polveri sottili (PM 2,5 ).

Con questa direttiva la Ue intende raggiungere livelli di qualità dell’aria che non abbiano un significativo impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente, sostenere la biodiversità e la protezione degli ecosistemi e migliorare la sinergia con gli obiettivi della Ue su clima ed energia. La Commissione ha dunque lanciato una consultazione pubblica in cui cittadini e parti interessate sono invitati a condividere le loro opinioni sulla Direttiva NEC tramite una consultazione online che durerà fino al  26 novembre 2024.

Da più parti si denuncia ormai come l’inquinamento atmosferico sia la principale causa ambientale di morte prematura e di una serie di patologie respiratorie e cardiovascolari. La direttiva stabilisce una serie di impegni nazionali per ridurre le emissione dei cinque inquinanti atmosferici per il periodo 2020-2029 e impegni di riduzione più ambiziosi per il 2030 e oltre. C’è poi da ricordare che, secondo la strategia Inquinamento Zero del 2021, la Ue si è data l’impegno di migliorare la qualità dell’aria, ridurre del 55% il numero di morti premature causate dall’inquinamento atmosferico e del 25% il numero di ecosistemi dell’UE in cui l’inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità.

MDC: garantire qualità dell’aria che tuteli salute e biodiversità

MDC conferma allora il suo impegno nella lotta contro l’inquinamento atmosferico, attraverso la promozione di politiche più efficaci per un futuro più sostenibile.

Spiega Francesco Luongo, esperto di MDC e autore del parere presentato: «È essenziale che la direttiva NEC sia allineata con le nuove tecnologie e che si rafforzino gli incentivi per settori cruciali come l’agricoltura e i trasporti. Solo così potremo garantire una qualità dell’aria che tuteli sia la salute dei cittadini che la biodiversità, in linea con gli obiettivi del Green Deal Europeo».

Nel suo parere, MDC ha sottolineato l’importanza di rafforzare le misure in settori critici, come agricoltura e trasporti, dove gli obiettivi di riduzione delle emissioni sono ancora lontani dall’essere raggiunti. Ha inoltre proposto di semplificare le procedure di monitoraggio e migliorare il coordinamento tra le diverse politiche europee. Un altro punto chiave è stato l’invito a potenziare l’accesso agli incentivi per tecnologie a basse emissioni, in particolare per quanto riguarda il controllo delle emissioni di ammoniaca e particolato fine. L’obiettivo finale, un futuro più sostenibile.


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