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I giovani europei e la contraffazione, i dati dell'EUIPO (fonte immagine: pixabay)

I giovani europei e la contraffazione, il 37% compra prodotti falsi e il 21% usa contenuti digitali pirata

I giovani e la contraffazione in Europa, report EUIPO: il 37% ha acquistato almeno un prodotto contraffatto e il 21% ha usato prodotti digitali piratati. In Italia il 27% dei giovani ha acquistato intenzionalmente un prodotto falso e il 24% ha effettuato l’accesso a contenuti piratati

I giovani europei acquistano più prodotti contraffatti e continuano ad accedere a contenuti piratati. Nel momento in cui aumentano ecommerce e contenuti digitali, fra i giovani europei crescono sia l’acquisto volontario sia quello intenzionale di prodotti contraffatti.

In Europa più della metà dei giovani (15/24 anni) intervistati, il 52%, ha comprato almeno un prodotto contraffatto online nell’ultimo anno, in modo intenzionale o accidentale. Il 33% ha effettuato l’accesso a contenuti digitali da fonti illegali.

Fra chi ha agito in modo intenzionale, il 37% dei giovani in Europa (il 27% in Italia) ha acquistato nell’ultimo anno almeno un prodotto contraffatto e il 21% degli europei (il 24% degli italiani) ha effettuato volontariamente l’accesso a prodotti digitali provenienti da fonti illegali.

Sono i dati principali che vengono dall’edizione 2022 della scheda di valutazione sui giovani e la proprietà intellettuale, pubblicata oggi dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO).

L’analisi relativa al 2022 ha coinvolto oltre 22 mila giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni nei 27 Stati membri dell’UE, tra il 7 e il 28 febbraio 2022.

I giovani e la contraffazione, le tendenze

Il documento fornisce un aggiornamento sui comportamenti dei giovani nei confronti delle violazioni della proprietà intellettuale in un contesto post-pandemia. Cerca di fotografare le tendenze fra i giovani nell’acquisto di prodotti contraffatti e nell’accesso a contenuti piratati.

Spiega il Direttore esecutivo dell’EUIPO, Christian Archambeau: «In un momento in cui il commercio elettronico e il consumo digitale registrano una crescita significativa, l’aumento di acquisti intenzionali e involontari di prodotti contraffatti costituisce una tendenza preoccupante. La pirateria non diminuisce, anche se i giovani consumatori preferiscono sempre più contenuti provenienti da fonti legali. Questa nuova analisi fornisce un prezioso strumento per aiutare parti interessate, responsabili politici, educatori e organizzazioni della società civile a elaborare iniziative di sensibilizzazione per sostenere le scelte informate dei nostri giovani cittadini e consumatori».

 

grafico euipo
Grafico EUIPO 2022

 

I giovani e l’acquisto di prodotti contraffatti

In linea con il contesto post-pandemia, la nuova indagine ha confermato che il 37 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente uno o più prodotti contraffatti, il che rappresenta un aumento significativo rispetto ai risultati precedenti (era il 14% nel 2019).

La cifra varia notevolmente da un paese all’altro: la percentuale più alta si registra in Grecia (62%) e la più bassa nella Repubblica Ceca (24%).

Quali sono i prodotti contraffatti acquistati più spesso? Al primo posto ci sono abbigliamento e accessori (17 %), seguiti da calzature (14 %), dispositivi elettronici (13 %) e prodotti per l’igiene, cosmetici, prodotti per la cura della persona e profumi (12 %).

Ma i giovani acquistano prodotti contraffatti anche a causa di indicazioni fuorvianti. L’acquisto non intenzionale di prodotti contraffatti si attesta altresì al 37%, dice l’EUIPO, e gli intervistati hanno dichiarato di avere difficoltà a distinguere i prodotti autentici da quelli contraffatti.

 

Grafico EUIPO 2022

 

I giovani e la pirateria online

L’accesso a contenuti digitali legale sta guadagnando terreno. Il 60% dei giovani, infatti, afferma di non aver utilizzato, riprodotto, scaricato o fruito in streaming di contenuti da fonti illegali nell’ultimo anno rispetto al51 % nel 2019 e al 40% nel 2016, confermando così la tendenza in atto.

Allo stesso tempo, la pirateria intenzionale è diffusa e rimane stabile: il 21% dei giovani consumatori (uno su cinque) ammette di aver effettuato l’accesso a contenuti piratati consapevolmente nell’ultimo anno.

Una percentuale significativa di giovani è stata indotta ad accedere a contenuti piratati da indicazioni fuorvianti. Il 12% ha effettuato l’accesso a contenuti illegali accidentalmente e il 7% non sa se lo abbia fatto.

Il principale tipo di contenuti piratati era costituito da film (61%) e serie televisive (52%), seguiti da musica (36%), utilizzando principalmente siti web, app e canali di social media dedicati.

Perché i giovani acquistano prodotti contraffatti e perché no?

I fattori chiave che portano a comprare prodotti contraffatti o piratati sono ancora il prezzo e la disponibilità, ma le influenze sociali, come il comportamento di familiari, amici o persone di propria conoscenza, stanno guadagnando terreno in modo significativo.

Fra le altre ragioni segnalate, ci sono il disinteresse riguardo alla legittimità o meno del prodotto (o della fonte del contenuto), la mancata percezione di qualsivoglia differenza tra i prodotti originali e quelli contraffatti nonché la facilità di reperire e ordinare prodotti contraffatti online. Un intervistato su 10 ha fatto riferimento a consigli da parte di influencer o persone famose.

Funzionano invece da deterrente (ci si pensa due volte) i rischi personali di frode informatica e le minacce informatiche, che si pongono come fattori di freno. Attualmente i giovani intervistati citano più spesso una migliore comprensione dell’impatto negativo sull’ambiente o sulla società.


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