Greenwashing, Consiglio approva la direttiva per la tutela dei consumatori (Foto Alena Koval per Pexels)

Approvazione finale per la direttiva che darà più potere ai consumatori nella transizione “verde”, contro il greenwashing e le informazioni ingannevoli in etichetta. Il Consiglio della Ue ha adottato oggi la direttiva che vuole migliorare le informazioni ai consumatori.

“Le nuove norme rafforzeranno i diritti dei consumatori modificando la direttiva sulle pratiche commerciali sleali (UCPD) e la direttiva sui diritti dei consumatori (CRD) e adattandole alla transizione verde e all’economia circolare. Questa è l’ultima fase del processo decisionale”, informa una nota del Consiglio.

La tutela contro i green claims fuorvianti

Il campo di azione riguarda la tutela contro le pratiche scorrette. La direttiva proteggerà dunque i consumatori dai green claims fuorvianti, comprese le affermazioni sulle compensazioni delle emissioni di carbonio. E chiarirà la responsabilità dei commercianti in caso di informazioni (o mancanza di informazioni) su obsolescenza programmata, aggiornamenti software non necessari o obbligo ingiustificato di acquistare pezzi di ricambio dal produttore originale.

Un altro obiettivo è quello di migliorare le informazioni a disposizione dei consumatori per fare scelte ecologiche. In questa direzione va la previsione di un’etichetta armonizzata sui prodotti della Ue con le informazioni sulla garanzia commerciale di durabilità.

La direttiva vieta dunque il ricorso a dichiarazioni ambientali ingannevoli. Saranno aggiunte all’elenco UE delle pratiche commerciali vietate una serie di strategie di marketing problematiche legate al greenwashing (ambientalismo di facciata) e all’obsolescenza precoce dei beni. Si prevede un’etichettatura più chiara dei prodotti: stop dunque all’uso di indicazioni ambientali generiche come “rispettoso dell’ambiente”, “rispettoso degli animali”, “verde”, “naturale”, “biodegradabile”, “a impatto climatico zero” o “eco” se non supportate da prove.

L’atto legislativo è stato dunque adottato con l’approvazione da parte del Consiglio della posizione del Parlamento europeo. Dopo essere stata firmata dal presidente del Parlamento Europeo e dal presidente del Consiglio, la direttiva sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. L’iniziativa rientra nella Nuova Agenda dei Consumatori 2020 e nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare 2020 della Commissione e fa parte di un pacchetto di quattro proposte, insieme al regolamento sulla progettazione ecocompatibile e alle proposte di direttiva sulle dichiarazioni ecologiche e sul diritto alla riparazione.


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