Le energie rinnovabili devono rappresentare almeno il 32% dell’energia consumata entro il 2030. Mentre l’efficienza energetica dovrà essere aumentata del 32,5% da qui allo stesso anno. Si prevede un taglio delle bollette e il diritto all’autoconsumo delle rinnovabili per i cittadini. E gli Stati dovranno presentare un Piano nazionale per l’energia e il clima entro la fine del 2019 e poi ogni dieci anni. Così il Parlamento europeo ha dato il via libera ai tre dossier su efficienza energetica, rinnovabili e governance dell’Unione dell’energia che fanno parte del pacchetto Energia pulita per tutti gli europei.

Il Parlamento ha approvato un obiettivo vincolante per le energie rinnovabili e uno indicativo sull’efficienza energetica. Ora serve l’approvazione formale del Consiglio e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il via libera è arrivato oggi, quando gli europarlamentari hanno confermato l’accordo provvisorio raggiunto in giugno con il Consiglio sull’efficienza energetica (434 voti in favore,104 voti contrari e 37 astensioni), le energie rinnovabili (495 voti in favore, 68 voti contrari e 61 astensioni) e la governance dell’Unione dell’energia (475 voti in favore, 100 voti contrari e 33 astensioni).  

L’efficienza energetica nell’UE dovrà essere migliorata del 32,5% entro il 2030, mentre la quota di energia da fonti rinnovabili deve rappresentare almeno il 32% del consumo finale lordo dell’UE. Entrambi gli obiettivi saranno rivisti entro il 2023 e potranno solo essere innalzati, non abbassati. Sostiene il relatore per l’efficienza energetica Miroslav Poche (S&D, CZ): “L’aumento dell’efficienza energetica è una politica vantaggiosa per tutti gli europei. È un buon affare per i nostri cittadini, in quanto porterà a importanti riduzioni del consumo energetico, riducendo così le bollette. Ma è anche una grande notizia per la competitività dell’industria europea, in quanto riduce i costi e stimola gli investimenti”.

Una maggiore efficienza energetica promette tagli alle bollette e riduzione della dipendenza energetica dell’Ue, mentre gli Stati saranno tenuti a stabilire misure specifiche di efficienza energetica a beneficio delle persone colpite dalla povertà energetica. Gli Stati dovranno poi garantire che i cittadini abbiano il diritto di produrre energia rinnovabile per il proprio consumo, di immagazzinarla e di vendere la produzione in eccesso. Sarà incentivato il passaggio ai biocarburanti di seconda generazione. Almeno il 14% dei carburanti per i trasporti deve provenire da fonti rinnovabili entro il 2030. Il pacchetto prevede poi che ogni Stato presenti un Piano nazionale integrato per l’energia e il clima con politiche e misure nazionali entro il 31 dicembre 2019 e successivamente ogni dieci anni.

 

Notizia pubblicata il 13/11/2018 ore 17.02


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