I bambini e l’estate. Mamma, posso fare il bagno?
Mamma, posso fare il bagno? Ecco cosa sapere, cosa mangiare e quanto aspettare prima del bagno quando si portano i bambini in spiaggia
Mangiare poco e bene facilita la vita dei genitori per ciò che riguarda la domanda continua del “Mamma posso fare il bagno?” A parte il fatto che la domanda può e deve anche essere rivolta al papà, certamente un pasto o spuntino che sia ricco di grassi e calorie non facilita la digestione e quindi il bagno.
Il consumo di frutta ed ortaggi come carote, cocomeri, sedano o insalata richiede un minimo di impegno gastrico e quindi una maggiore libertà di stare in acqua.
Ma qui sorge un gravissimo problema che angoscia genitori e figli: “Quando posso fare il bagno dopo aver mangiato? È vero che se vado in acqua mentre sto digerendo affogo?”.
La digestione non ha alcuna relazione con l’affogare: si affoga perché non si sa nuotare, ma non per altro. Che cosa è la “congestione digestiva” che tanto spaventa i genitori?
Durante la digestione gran parte del sangue è deviato verso l’intestino, lasciando gli altri distretti, e soprattutto la pelle, meno irrorati. Se, mentre è in atto la digestione, il corpo viene immerso in acqua fredda come quella del mare o della piscina, per mantenere la propria temperatura normale il sangue viene anche richiesto dalla superficie corporea e, di conseguenza, dovendo irrorare contemporaneamente praticamente tutto il corpo può non arrivare ad irrorare efficacemente cervello ed intestino. Se non arriva abbastanza sangue all’intestino durante la digestione si ha nausea, mal di pancia e crampi addominali e se non arriva abbastanza sangue al cervello si può anche arrivare a svenire. Questa è la congestione digestiva. Ovviamente, se tutto ciò avviene in acqua e lontano dalla riva, può essere pericoloso, ma se il bambino gioca sulla riva ed è sorvegliato da un adulto, COME DOVREBBE ESSERE FATTO, non vi è rischio.
Se però si vuole proprio stare tranquilli basta osservare qualche piccola regola di buon senso, anche per resistere alle richieste da guerriglia dei bambini.
1. non dare cibi molto grassi, e complessi da digerire ai bambini;
2. portare in spiaggia acqua, succhi di frutta (possibilmente fatti in casa senza aggiunta di zucchero) e cibi semplici come già detto;
3. aspettare un tempo ragionevole fra spuntino o pranzo e bagno completo in mare: 3 ore dopo un pasto completo con parmigiana e fettina panata, un paio d’ore dopo latte e biscotti o fette biscottate e marmellata, solo un’oretta dopo un gelato alla crema, anche meno dopo un ghiacciolo o un frutto;
4. stare in acqua è solo una delle attività che si possono fare al mare. La spiaggia offre molte occasioni di gioco e scoperte interessanti: ricerca di conchiglie sulla sabbia o sul bagnasciuga, pesca sugli scogli, costruzione di castelli di sabbia ( e non occorre nemmeno il permesso di costruzione del comune) ed i sempre verde giochi con la palla (piccola e senza infastidire i vicini di ombrellone;
5. portare un libro da leggere sotto l’ombrellone;
6. non andare o restare in spiaggia con i bambini nelle ore più calde e cioè dalle 13 (ora legale) alle 17.