Volontariato, il CSVnet avvia 219 progetti per 118 mila studenti
Scuole e terzo settore insieme per promuovere la cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva tra i giovani
Oltre 118 mila studenti, 4.741 insegnanti e 3.429 istituzioni non profit sono stati coinvolti nei 219 progetti realizzati dai Csv (Centri di Servizio per il Volontariato) in circa 1.800 istituti (primari e secondari di primo e secondo grado). È quanto emerge da “A lezione di volontariato.
I progetti dei Csv per gli studenti italiani” il primo censimento realizzato da CSVnet – l’associazione nazionale dei centri di servizio – sulle esperienze legate alla promozione del volontariato fra i giovani, relative all’anno scolastico 2018/2019.
Temi e progetti
Diverse le tematiche affrontate, come l’educazione alla legalità e lotta alla mafia, interculturalità, integrazione delle persone migranti, sostenibilità ambientale, ma anche prevenzione e contrasto del disagio scolastico, dispersione ed abbandoni, mobbing e cyberbullismo.
Inoltre sono state realizzate iniziative per i ragazzi sottoposti a sanzioni disciplinari, ai quali è stato proposto di partecipare ad attività di volontariato in alternativa alla sospensione, e attività di alternanza scuola lavoro (oggi “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” – Pcto) nel terzo settore.
Le attività per gli studenti
Grazie ai progetti realizzati dai Centri di Servizio per il Volontariato, gli studenti hanno avuto modo di approfondire e confrontarsi con questi temi sia lavorando in classe o partecipando a giochi e cineforum sia mettendosi in gioco direttamente sul campo.
Sono stati realizzati infatti stage di volontariato, visite alle sedi delle organizzazioni e dei Csv, percorsi per acquisire competenze trasversali ed attività più insolite come campi formativi, laboratori di scrittura, orti didattici. Spazio anche alla sperimentazione, attraverso percorsi di peer education, laboratori teatrali,incontri di orientamento.
“La scuola è il luogo principe in cui si forma la dimensione sociale e di cittadinanza dei ragazzi”, ha commentato il presidente di CSVnet, Stefano Tabò. “Ed in questo ambito il volontariato ha molto da dire insieme agli stessi centri di servizio, un’infrastruttura diffusa su tutto il territorio nazionale e che grazie alla riforma ha visto rafforzato, fra gli altri, il compito di promuovere la crescita della cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva in particolare tra i giovani e nelle scuole”.
Problematiche da affrontare
Dal report emergono anche alcuni problemi incontrati durante i percorsi, su cui sarebbe necessario lavorare in una prospettiva futura: l’eccesso di burocrazia nelle procedure amministrative, la difficoltà nel reperire risorse economiche e nel riuscire a conciliare le attività con la programmazione delle scuole.
Inoltre, sul fronte delle associazioni, sono state segnalate difficoltà nel mantenere viva la partecipazione delle reti associative, uno scarso appeal comunicativo dei volontari nei confronti dei giovani e anche qualche ostacolo allo svolgimento dei progetti causato dalla diffidenza preventiva dei genitori nei confronti del terzo settore.