Terremoto Centro Italia

Da oggi i cittadini dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto del 2016 possono rivolgersi allo sportello promosso da Cittadinanzattiva per ricevere informazioni ed assistenza sui procedimenti e le disposizioni normative ed amministrative in tema di ricostruzione, per segnalare eventuali disservizi e trovare strumenti utili per la risoluzione dei problemi.

Lo sportello fa parte delle attività previste dal progetto “Si. Parte – PercorSI di PARTEcipazione comunitaria per la ricostruzione”, promosso nell’ambito dell’Accordo quadro di partenariato siglato tra Cittadinanzattiva, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione post sisma 2016 e ActionAid Italia.

Terremoto Centro Italia, come funziona lo sportello

I cittadini possono contattare lo sportello allo 06 36718005, martedì e giovedì dalle ore 14:30 alle ore 17:30, oppure per email scrivendo a ricostruzionesisma@cittadinanzattiva.it.

Gli operatori forniranno informazioni e consulenza, nonché gli eventuali moduli utili, in ambiti quali: le agevolazioni tariffarie sulle utenze di luce, gas e acqua per le abitazioni inagibili; il sisma bonus / ecobonus; le agevolazioni tariffarie sulle utenze domestiche per gli immobili inagibili e per le Sae, le Soluzioni abitative di emergenza; la ricostruzione privata; l’ordinanza 100/2020 attuazione dell’art.12 bis del decreto legge 189/2016; rimborso CAS; le scuole inagibili; la ricostruzione scuole frequenza lezioni studenti nei containers; fatture energia, telecomunicazioni; le case inagibili.

“Siamo lieti di collaborare con il Commissario Straordinario alla Ricostruzione 2016 per portare un contributo concreto ai cittadini che ancora oggi patiscono gli effetti dei drammatici eventi avvenuti ormai cinque anni fa. Nonostante il percorso di ricostruzione sia finalmente ben avviato, resta ancora molto da fare”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

“Anche le indicazioni che emergono dalle risposte dei cittadini alla nostra survey, segnalano diversi elementi di disagio che necessitano di interventi concreti – prosegue Mandorino. – Per questo, attiviamo uno Sportello di Tutela per i cittadini, con l’intento di fornire uno strumento utile a sostenere la Struttura commissariale nel lavoro in atto ed essere sempre più vicini ai bisogni dei cittadini, che faticosamente stanno tentando di riappropriarsi delle proprie vite”.

 

terremoto centro italia

 

La survey di Cittadinanzattiva

Come mostrano i dati di una survey online condotta sempre da Cittadinanzattiva nei mesi scorsi, e che ha coinvolto le popolazioni colpite di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, sono ancora numerose le informazioni carenti e i problemi quotidiani con i quali i cittadini di queste aree devono fare i conti.

Più di uno su tre non conosce le semplificazioni previste per la ricostruzione delle proprie abitazioni; il 33% circa non è a conoscenza della proroga della sospensione delle rate dei finanziamenti e dei mutui; il 24% circa non è informato sulle agevolazioni per le utenze del servizio elettrico, gas ed idrico per tutto il 2021. Inoltre, quasi il 40% dichiara che il servizio internet è assente o funziona a singhiozzo nella propria zona.

La maggior parte dei cittadini, inoltre, evidenzia disagi dovuti alla mancata ricezione del contributo per la ricostruzione privata (circa l’80%). Diversi utenti rispondono che non sono previsti interventi di efficientamento nel proprio immobile (27%) o non ne sono a conoscenza. Laddove previsti, c’è un ritardo, non sono ancora realizzati (94%).

Il 64% lamenta un peggioramento dell’offerta di servizi sanitari in seguito al sisma. Si evidenziano, in particolare, disagi dovuti alla chiusura di strutture sanitarie ed ospedali, servizi sanitari territoriali (51%), all’assenza di pass sanitari nella propria zona e al disagio di doversi recare lontano (67%).

E ancora, liste di attesa lunghe per oltre il 34%: in particolare, a causa della chiusura di servizi sanitari territoriali, chi è di Amatrice è costretto ad andare ad Ascoli Piceno/Rieti per visite specialistiche; inoltre l’assenza di pass sanitari nella propria zona crea un disagio alle persone anziane, costrette a recarsi troppo lontano per per le visite specialistiche.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)