Sostenibilità: nasce Asvis, l’Alleanza per un’Italia sostenibile
Dall’eliminazione della povertà alla crescita economica, dal consumo responsabile alla riduzione delle disuguaglianze, dalla lotta al cambiamento climatico all’educazione di qualità per tutti, dall’abolizione di tutte le forme di discriminazione contro le donne all’impegno contro la corruzione. I 17 obiettivi e i 169 target dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030, adottati a settembre scorso dai paesi delle Nazioni Unite, impongono all’’Italia un profondo cambiamento, al quale tutti sono chiamati a contribuire con forte senso di responsabilità. Per contribuire a questo processo è stata creata l’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, presentata questa mattina alla Camera dei Deputati alla presenza della Presidente, Laura Boldrini, e del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
Nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata” per far crescere nella società, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda Globale e mobilitare alla realizzazione degli obiettivi, l‘ASviS riunisce già 80 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile del nostro Paese.
L’obiettivo principale dell’ASviS è quello di sensibilizzare e responsabilizzare ogni componente della società, politici, imprenditori e manager, cittadine/i, affinché l’Italia raggiunga gli obiettivi assunti in sede ONU nei tempi stabiliti. L’ASviS intende mettere in rete tutti i soggetti impegnati nel raggiungimento di uno o più dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per diffondere la cultura della sostenibilità a tutti i livelli, orientare modelli di produzione e di consumo, analizzare le implicazioni e le opportunità per l’Italia legate all’Agenda Globale 2030, contribuire alla definizione di una strategia nazionale per il conseguimento degli SDGs e alla realizzazione di un tempestivo e dettagliato sistema di monitoraggio.
Infatti, ogni paese si è impegnato a definire una propria strategia che consenta di raggiungere i 17 obiettivi e l’ONU svolgerà un monitoraggio continuo dello stato di attuazione dei piani nazionali. Sarà rispetto a tali parametri che ciascun paese, e non solo i governi in carica, verrà valutato: per questo l’attuazione dell’Agenda richiede forte coinvolgimento e piena assunzione di responsabilità da parte di tutte le componenti della società.
“Con l’Approvazione dell’Agenda Globale 2030 – sottolinea il presidente dell’ASviS,Pierluigi Stefanini – tutti i paesi del mondo dovranno valutare il proprio “stato di salute” attraverso una serie di parametri, obiettivi e target interconnessi, che contemplano aspetti economici, sociali, giuridici, umani, tecnologici, ecc. Raggiungere i 17 SDGs è un impegno e un’ambizione per tutti i paesi che, consapevoli dei rischi connessi a uno sviluppo non più sostenibile, dovranno mettere in atto un cambiamento capace di garantire il futuro della generazione attuale e di quelle che verranno”.
“Sottoscrivendo l’Agenda Globale 2030 – evidenzia Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS – l’Italia ha scelto un futuro fatto di sviluppo economico che rispetti i limiti ambientali e sia, al contempo, in grado di assicurare educazione per tutti e benessere psico-fisico a tutte le età, di ridurre nettamente le disuguaglianze tra ricchi e poveri, di eliminare le discriminazioni e la violenza contro le donne, di piena occupazione e di elevata qualità dell’ambiente. Gli obiettivi che l’Italia si è impegnata a raggiungere disegnano, finalmente, un concetto dello sviluppo sostenibile che travalica la dimensione puramente ambientale, alla quale è stato, per troppo tempo, erroneamente ridotto. Per questo la sfida è ancora maggiore e a tutti viene chiesto di contribuire per migliorare la qualità della vita e ridurre la vulnerabilità del nostro Paese ai futuri shock che scienziati, economisti, sociologi indicano come probabili. Da questo punto di vista, siamo tutti paesi in via di sviluppo sostenibile”.
All’ASviS possono aderire associazioni delle parti sociali, reti di associazioni della società civile, associazioni di enti territoriali, università, centri di ricerca pubblici e privati e le relative reti, associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione, fondazioni e reti di fondazioni, soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.