Secondary ticketing, AACC: il bagarinaggio legalizzato deve finire
Federconsumatori e Adusbef si uniscono al coro di protesta sollevata nei giorni scorsi da altre associazioni di consumatori e dalla SIAE sul fenomeno del secondary ticketing, definito come “un modo elegante costruito ad hoc per mascherare un fenomeno che si configura, invece, come una vera e propria forma di bagarinaggio legalizzato”. L’ultimo eclatante caso che ha fatto montare la contestazione è quello relativo alla prevendita degli ambiti biglietti per il concerto del prossimo luglio a Milano del gruppo inglese dei Coldplay. Proprio oggi la Siae ha presentato un ricorso d’urgenza al tribunale civile, sul caso della rivendita dei biglietti dei concerti, per tutelare sia i diritti dei propri associati che dei consumatori.
“Condividiamo la loro iniziativa. Ricordiamo che la nostra associazione, fin da maggio, ha presentato un esposto all’Antitrust per pratica commerciale scorretta e tra poco sapremo se sarà accolta la nostra tesi. Ticketone, infatti, non garantisce la parità di condizione tra gli utenti e non fornisce al consumatore corrette informazioni circa la reale disponibilità di biglietti”, commenta Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Questo insopportabile fenomeno speculativo avviene da molto tempo”, ribadiscono Federconsumatori e Adusbef: i biglietti dei concerti si esauriscono immediatamente sui canali di vendita ufficiali, per poi ricomparire a distanza di poche ore raddoppiati, anche triplicati o più su portali di rivendita. Questi ultimi, con la scusa di servizi irrisori e del tutto pretestuosi, come il parcheggio o la possibilità di gustare una flûte di champagne, applicano ingiustificate e inammissibili maggiorazioni sul prezzo dei biglietti.
“Un atto discriminatorio, che innalza importanti barriere all’accesso per la fruizione di questi eventi. Un biglietto ad costo ragionevole, che potrebbe essere sostenuto da molti, diventa così un bene elitario, riservato a pochi privilegiati”, dichiarano le due associazioni. Altro elemento sul quale si intende fare chiarezza è la “strana coincidenza” che vede l’acquisto, da parte di alcuni grandi organizzatori di concerti, dei siti web di secondary ticketing.
“Sosterremo fino in fondo l’azione di contrasto a questa attività speculativa che penalizza i cittadini, soprattutto i giovani e danneggia l’intero mondo della cultura, già fortemente provato dalla dura crisi che ha colpito il Paese”, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Il problema è che sul sito internet www.ticketone.it mancano strumenti tecnici idonei ad evitare l’acquisto massivo di tagliandi con modalità fraudolente. L’assenza di procedure di sicurezza e di controlli informatici determinano una disparità di trattamento a danno del consumatore che vuole acquistare online sulla piattaforma. La mancanza di un software identificativo dell’utente permette, a coloro che usano robot informatici, di acquistare grandi quantità di biglietti, in brevissimo tempo, che poi vengono rivenduti nel mercato del secondary ticketing a prezzi molto più alti” conclude Dona.