Chiarezza sui contributi scolastici volontari, che sono appunto facoltativi e non obbligatori: è quanto chiede l’Unione Nazionale Consumatori, che denuncia numerose segnalazioni di famiglie che si vedono recapitare bollettini di pagamento dove non viene specificato che il pagamento richiesto non è la tassa scolastica obbligatoria.
E’ inaccettabile la pressione più o meno indiretta che alcuni istituti scolastici operano nei confronti delle famiglie affinché versino il contributo volontario scolastico – afferma Massimiliano Dona, Segretario generale dell’associazione – Durante questo periodo in cui si perfezionano le iscrizioni al prossimo anno scolastico, sono sempre più numerose ai nostri sportelli le segnalazioni di famiglie che si vedono recapitare bollettini con insistenti richieste di pagamento senza però che venga loro specificato che non si tratta delle obbligatorie tasse scolastiche, riconoscibili peraltro perché intestate all’Agenzia delle Entrate e mai alla scuola”.
L’associazione denuncia che in caso di mancato pagamento, “vengono fatte seguire minacce di ‘trattamenti sfavorevoli’ nei confronti dei loro figli o ancor peggio la mancata iscrizione all’anno successivo”. L’associazione consiglia dunque di valutare, quando si cercano informazioni sulla scuola cui iscrivere i figli, l’ammontare della somma richiesta a titolo di contributo volontario. E invita a segnalare irregolarità al suo indirizzo info@consumatori.it, indicando nell’oggetto “contributi scolastici volontari”.


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