Scuola, Tar Lazio ammette al concorso i laureati non abilitati
Buone notizie per gli insegnanti precari che sono stati esclusi dal concorsone istituito dal Ministero dell’Istruzione. La terza sezione del Tar Lazio (Pres. Evasio Speranza) ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dal Codacons, ammettendo con riserva al concorsone della scuola anche i laureati non abilitati. “Tale categoria infatti (circa 200mila soggetti) – spiega il Codacons – era stata ingiustamente esclusa dal bando del concorso”.
“Contro la discriminazione perpetrata dal Ministero dell’Istruzione abbiamo presentato ricorso al Tar chiedendo di ammettere alla prova anche i laureati non abilitati. Il Tribunale, accogliendo le nostre tesi, ha ammesso con riserva i laureati non abilitati da noi difesi, disponendo la loro ammissione al concorso, considerato il danno grave che deriverebbe dal non poter sostenere la prova, in attesa della decisione di merito prevista per il prossimo febbraio”. “Ora tutti i laureati che non hanno conseguito l’abilitazione e hanno fatto domanda di ammissione al concorso, possono presentare analogo ricorso, ma solo entro il prossimo 24 novembre, data ultima per far valere i propri diritti – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Sul sito www.codacons.it è possibile partecipare all’azione lanciata dal Codacons e radicare la propria posizione alla luce della decisione del Tar”.
…quindi si presenteranno 320.000 + 200.000 = 520.000 CANDIDATI????
E DOVE ED IN QUANTI MESI SARANNO SELEZIONATI…E SOPRATTUTTO…CON QUALI ONERI PER LA FINANZA PUBBLICA COSì MARTORIATA?
La sentenza del TAR riammette al concorso i candidati che erano stati esclusi perché non abilitati. E tutti gli altri che non hanno fatto domanda uniformandosi, ingenuamente, al bando firmato dal ministro? L’Italia è definitivamente un paese per i più furbi, in cui chi crede che un ministro sappia quello che fa viene subito dopo smentito,quando è troppo tardi per partecipare? E’ chiaro che il ministro ha il dovere morale e costituzionale di riaprire il bando e questa volta ammettere tutti i laureati. Vorrei vedere che non lo faccia. D’altra parte, ci sono già stati nel passato concorsi aperti a tutti i laureati e non si capisce perché non dovrebbero esserci ancora, soprattutto dopo la sentenza del TAR che fa giurisprudenza e anche rafforza il buon senso e la percezione di ciò che è giusto.