Scuola, oltre 320mila domande al concorso del Miur. Codacons rilancia ricorso
Sono 321.210 i candidati che hanno presentato domanda per il concorsone indetto dal Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo. Posti disponibili? 11.542. Una “bolgia” che ha, per di più, escluso migliaia di aspiranti, danneggiati da un bando che ha prodotto disparità di trattamento. Oltre ad essere ingiusto, secondo il Codacons, il bando del Ministero è contraddittorio rispetto alla ratio che l’impianto normativo di accesso al pubblico impiego e all’insegnamento ha perseguito negli anni.
“Appare pertanto arbitraria e ingiusta la scelta dei requisiti – scrive in una nota l’Associazione – nella parte in cui si pone come una barriera all’accesso ad una prova selettiva e rimane del tutto sganciata e non correlata ad un attento esame della situazione normativa italiana, che avrebbe facilmente dimostrato che l’esclusione avverrebbe con violazione degli artt. 3 E 97 della Costituzione”. Per questo il Codacons ha avviato la raccolta di adesioni degli esclusi che vogliono partecipare al ricorso collettivo al Tar del Lazio, che mira ad annullare i limiti del bando e ottenere il riconoscimento dei diritti degli aspiranti. Attualmente sono già 1.650 gli insegnanti che hanno aderito. Tutti gli esclusi dal concorso – ricorda il Codacons – possono aderire all’iniziativa legale e difendere i propri interessi fino al prossimo 24 novembre, seguendo le indicazioni riportate sul sito www.codacons.it
