Chiediamo che si pensi ad istituire quanto prima un mobility manager scolastico in tutte le scuole della regione. Solo diffondendo la consapevolezza dell’importanza della mobilità sostenibile nelle nuove generazioni, possiamo cambiare il modello degli spostamenti nella nostra regione, innescando una reazione a catena di miglioramenti negli stili di vita e nella qualità dell’ambiente, a partire dalla salubrità dell’aria, nota dolente della Pianura padana”: è quando dichiara Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna, di fronte ai risultati dell’indagine “Mobilità di Classe”, attraverso la quale Legambiente, FIAB e #Salvaiciclisti hanno coinvolto gli studenti degli istituti superiori trasformandoli in mobility manager, per far crescere tra i giovani una nuova cultura del modo di muoversi nelle aree urbane, perché andare a scuola in macchina nell’immediato contribuisce alla congestione urbana, in prospettiva convince i ragazzi che anche per le brevi distanze esistono solo le quattroruote. L’indagine evidenzia che la scelta dei mezzi pubblici o della bicicletta spesso non è una scelta consapevole ma forzata.
Il progetto ha trasformato alcuni ragazzi di ogni istituto in mobility manager: coinvolgendo i propri compagni di scuola, hanno valutato le varie tipologie di spostamento casa-scuola con l’obiettivo di migliorare questi tragitti in un’ottica sostenibile. Lo studio ha analizzato gli spostamenti casa-scuola di 5.516 studenti di 8 istituti superiori di altrettante città italiane (tra cui Bologna e Ravenna per l’Emilia-Romagna), scelti per rappresentare tutte le tipologie di percorso rappresentative del nord, centro e sud del Paese. Gli istituti coinvolti in Emilia Romagna sono stati l’I.I.S. “Belluzzi – Fioravanti” di Bologna ed il  Liceo “Alfredo Oriani” di Ravenna.
La distanza media percorsa per andare da casa a scuola è stata pari a 5,4 km a Ravenna, e di 12,4 km a Bologna, con tempi di percorrenza medi rispettivamente di 18 e 32 minuti.
A Ravenna, il 45% degli studenti sceglie di andare a piedi o in bicicletta (39.1%). Se sommati ad un 25% circa che utilizza il mezzo pubblico, si arriva a un dato di quasi 70% di spostamenti con una mobilità sostenibile. Nota dolente resta l’uso dei motorini: a Ravenna, più dell’8% degli studenti utilizza questo mezzo, tra i più inquinanti e rumorosi, per andare a lezione. A Bologna invece, quasi il 60% degli studenti raggiunge il proprio istituto con i mezzi pubblici, e poco meno del 2% si sposta in bici. Alto anche l’impiego dell’automobile, che si attesta su una percentuale del 26%. I risultati del progetto mettono in luce come tra i ragazzi più prossimi alla maturità cresce l’uso dello scooter e dell’automobile. A conferma che la scelta della bicicletta e dei mezzi pubblici non è tra i ragazzi una scelta consapevole e convinta, ma molto spesso forzata.


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