La scuola viene giù. Cittadinanzattiva: 61 crolli censiti nell’ultimo anno scolastico (Foto di WOKANDAPIX da Pixabay)

La scuola riparte. La scuola viene giù. Giù in senso letterale, per i crolli o distacchi di intonaco che continuano ad avvenire negli edifici scolastici e che spesso non fanno morti solo per circostanze fortuiti.

Nella settimana in cui riparte la scuola, Cittadinanzattiva denuncia che sono “61 gli episodi di crollo o distacchi di intonaco avvenuti nelle scuole fra settembre 2022 e agosto 2023”.

È un triste record, un numero mai raggiunto da sei anni a questa parte, cioè da quando Cittadinanzattiva ha avviato questo “censimento” dei crolli e degli incidenti che investono gli edifici scolastici attraverso la rassegna stampa locale.

Scuola, 61 crolli lo scorso anno scolastico

Di 61 crolli, spiega Cittadinanzattiva, 24 sono avvenuti nelle regioni del Sud e nelle Isole (39%), 23 nel Nord (38%), 14 nelle regioni del Centro (23%) ed hanno provocato il ferimento di sei studenti, una insegnante, una collaboratrice scolastica, oltre che danni agli ambienti e agli arredi, interruzione della didattica.

Quest’anno tre episodi riguardano gli atenei e fra questi uno a Cagliari di particolare gravità su cui sta ancora indagando la Magistratura. E per fortuna sono crolli che non si sono verificati durante l’orario scolastico. Consolazione ben magra, perché gridare allo scampato pericolo non significa affatto che il pericolo sia minore.

“Si è trattato fortunatamente di crolli avvenuti di notte, nel week end o in periodi di chiusura delle scuole per le festività – prosegue Cittadinanzattiva – Le cause sono in gran parte da ravvisare nella vetustà degli edifici e dei materiali con cui sono stati costruiti, nell’assenza o carenza di manutenzione, nella riduzione degli investimenti relativi a indagini e relativi interventi su controsoffitti, solai, tetti, nella mancanza di tempestività”.

Rapporto sulla sicurezza delle scuole

I dati sullo stato di salute della scuola italiana saranno illustrati in modo più dettagliato nel XXI Rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole e degli atenei che sarà presentato il prossimo 23 settembre a Bologna, nell’ambito della ottava edizione del Festival della Partecipazione. Il Rapporto farà il punto sulla situazione degli edifici scolastici del nostro Paese e sull’avanzamento dei lavori previsti dal PNRR, sull’impatto del calo demografico nella scuola, e per la prima volta dedicherà un focus alle condizioni di sicurezza all’interno di un piccolo campione di sedi universitarie di Bologna, Cagliari, Napoli, Roma.

«Non disporre di dati aggiornati in merito allo stato degli edifici scolastici, come appare dall’Open Data del Ministero dell’Istruzione e del Merito ancora ferma al precedente anno scolastico, non è accettabile così come non lo è la mancanza di aggiornamenti puntuali sugli stati di avanzamento degli interventi del PNRR per l’edilizia scolastica e i servizi 0-6 – dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva – Oltre ad un immediato aggiornamento e pubblicazione dei dati suddetti, chiediamo che siano maggiormente informate e coinvolte le scuole, le famiglie e le comunità locali sull’andamento degli interventi del PNRR, che si provveda con urgenza ad effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte degli enti locali proprietari degli edifici per prevenire il ripetersi incontrollato degli episodi di crolli, strutturali e non, che contribuisce a creare insicurezza e timori per un sereno rientro a scuola di studenti e personale scolastico».

I dati dello scorso anno contavano 45 crolli a scuola, uno ogni quattro giorni. Le certificazioni sono assenti in una scuola su due. Il patrimonio edilizio scolastico è vetusto e messo male. E la situazione sembra decisamente in peggioramento.


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