Tragedia sfiorata questa mattina al liceo classico Dettori di Cagliari: in un’aula è crollato un soffitto e una pioggia di calcinacci si è abbattuta sulla classe. Tre i feriti – due studenti e un’insegnante – che per fortuna non sono gravi. Subito dopo il crollo è scattato il piano di evacuazione e ora tecnici e vigili del fuoco sono al lavoro per capire la causa del cedimento.  “Il crollo del soffitto in un’aula del Liceo Classico Dettori di Cagliari è la cruda ed ennesima riconferma della gravità delle condizioni in cui versano oltre un terzo delle scuole italiane, a causa della carenza di manutenzione e di interventi di carattere strutturale” : queste le parole di Adriana Bizzarri,  coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva, che ricorda la necessità di conoscere le reali condizioni degli istituti scolastici italiani.
“Al momento non è dato sapere se ci siano stati segnali anticipatori di quanto poi accaduto, né se stiano fatti gli adeguati controlli prima di far rientrare gli studenti dopo le piogge dei giorni scorsi – prosegue Bizzarri – Certo è che il crollo è avvenuto alle 10 di mattina durante una normale lezione e che il Liceo Dettori non è nell’elenco delle scuole che usufruiranno dei fondi previsti dal Decreto del Fare. Il crollo, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi,  inevitabilmente richiama tutti, cittadini ed istituzioni, all’urgenza di conoscere le reali condizioni degli edifici scolastici, attraverso l’Anagrafe dell’edilizia scolastica”. Cittadinanzattiva è ricorsa lo scorso 20 novembre al Tar del Lazio perché venissero pubblicati i dati in possesso del Ministero dell’Istruzione, e lo scorso 27 novembre Cittadinanzattiva Sardegna ha depositato l’istanza di accesso civico presso il Responsabile della Trasparenza regionale per conoscere i dati relativi agli elementi strutturali e non e i rischi esistenti di tutte le scuole dell’isola. “Ora i cittadini, a partire dagli studenti e dalle loro famiglie, aspettano risposte certe e non più prorogabili sullo stato delle scuole, perché nessuna tragedia o sfiorata tragedia possa ripetersi”.


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