“E’ una eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato nel confronti dell’Europa sulle quali e’ finalmente intervenuto con un deciso cambio di passo il presidente del Consiglio”. Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, commenta l’invio del parere motivato con il quale la Commissione europea ingiuge formalmente all’Italia di recuperare presso i produttori di latte multe per 1,395 miliardi di euro dovute al superamento delle quote di produzione loro assegnate tra il 1995 e il 2009. Sale così a una marcia superiore la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia che la Commissione aveva aperto un anno fa. Il “parere motivato” rappresenta, infatti, la seconda tappa della procedura d’infrazione al trattato Ue.
“La questione quote latte – ricorda Coldiretti – e’ iniziata nel 1983 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori ma all’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani che si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme negli anni acquistando o affittando quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro”. “Le pendenze a cui fa riferimento l’Ue – conclude Coldiretti – riguardano appena 2mila produttori con 600 di loro che devono pagare somme superiori a 300mila euro, cioe’ la gran parte del debito. Un comportamento che fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 36mila allevatori italiani e mette a rischio le casse dello Stato”.


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