Dopo un anno e 5 mesi, si muove qualcosa sul fronte dell’arbitrato per gli azionisti delle 4 banche.

soldiIl Consiglio dei Ministri ieri ha approvato in via definitiva il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla disciplina di funzionamento del collegio arbitrale, che dovrà decidere in merito all’erogazione delle prestazioni in favore degli invertitori che, alla data del 23 novembre 2015, detenevano strumenti finanziari subordinati nelle banche in liquidazione (Banca delle Marche; Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio; Cassa di Risparmio di Ferrara; Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti). Tali prestazioni saranno a carico del fondo di solidarietà istituito dalla stessa legge di stabilità 2016 e alimentato dal fondo interbancario a tutela dei depositi bancari”, riporta la nota del Governo.

La procedura di arbitrato è rivolta non solo a chi non presentava i requisiti necessari ad accedere a tale indennizzo, ma anche a chi ha scelto esplicitamente di non farlo, tentando di ottenere integralmente i propri risparmi.

Coloro che non abbiano aderito a tale rimedio “semplificato”, potranno rivolgersi al collegio arbitrale per ottenere il riconoscimento del ristoro del pregiudizio subito dall’investitore subordinatamente all’accertamento della responsabilità per violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal Testo Unico della Finanza nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento relativi alla sottoscrizione ed al collocamento degli strumenti finanziari subordinati”, specifica il comunicato del Consiglio dei Ministri.

Un importante, anche se tardivo, passo avanti che ora deve essere integrato, in tempi rapidi, con specifiche indicazioni operative sui tempi e sulle modalità di accesso all’arbitrato.


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