La maggioranza degli italiani non ha dubbi: le Province vanno abolite. E’ quanto emerge da un’indagine realizzata dell’Eurispes proprio mentre il Governo ha deciso di porre la fiducia sul Ddl Delrio che contempla proprio l’abolizione delle Province. Nel 2011, la stessa indagine dell’Eurispes aveva evidenziato che solo il 46,6% erano i favorevoli. Una percentuale che a tre anni di distanza raggiunge il 61,5%. Allo stesso tempo si è ridotto il numero dei contrari dal 38,5% del 2011 al 25,6% del 2014, così come è diminuita la quota di quanti non si esprimono a riguardo (dal 14,9% al 12,9%). Rispetto all’indagine 2011, nel 2014 la geografia del consenso ha subìto una significativa mutazione, spostando il proprio baricentro verso il Nord. Se in passato erano più favorevoli i residenti nel Centro e nel Sud, uniche aree geografiche a superare la soglia del 50%, oggi il primato dei “sì” spetta al Nord-Ovest (72%), seguìto dal Centro (67,1%) e dal Nord-Est (62,1%); il Sud chiude la graduatoria (45,5%), scavalcato anche dalle Isole (dove il consenso è salito dal 35,9% al 58,9%).
Relativamente alla classificazione per area politica è interessante notare come, a fronte di una generalizzata tendenza all’incremento della quota di prevalenza dei consensi, il centro abbia mantenuto sostanzialmente stabile il proprio orientamento, mentre il centro-destra e la destra hanno fatto registrare il maggiore incremento dei consensi: il primo appare oggi come l’area più favorevole all’abolizione delle Province (73% a fronte del 46,3% del 2011); una netta inversione di tendenza si riscontra nel secondo, passato da costituire l’unica area politica con orientamento contrario (46,8% di “no” contro il 42,6% di “sì”, nel 2011) a costituire il terzo schieramento per consensi (68,7%), dopo il centro-destra e il centro-sinistra (69,6%). Tale mutamento negli orientamenti ha portato il centro a transitare dal primo all’ultimo posto – fra le aree politiche di riferimento – per quota di consensi espressi, facendo segnare anche il valore più alto dei contrari (26,3%).
Se il Ddl dovesse essere approvato, i vantaggi economici per le casse statali sarebbero notevoli: un risparmio di circa 7,7 miliardi di euro. Si tratta di un dato che ipotizza comunque il re-impiego del personale dipendente in altre Amministrazioni o Istituzioni locali e che tiene anche in considerazione l’aumento della spesa pubblica per il trasferimento delle funzioni delle Province ad altri Enti.


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1 thought on “Province, Eurispes: il 61,5% degli italiani vuole abolirle

  1. facciamo una vera indagine sugli sprechi e sulle inefficienze, e si scoprirà che ci sono anche regioni oltre alle provincie da eliminare e/o da riorganizzare su base di amministratori professionali che rispondano a criteri finalizzati e di responsabilità.. Solo da un’analisi seria e mirata, non populistica, si potranno fare scelte adeguate e prendere giuste decisioni nell’interesse dei cittadini che non ne possono più di questa classe politica incapace e sprecona

Parliamone ;-)

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