Telemarketing, Garante Privacy: stop a telefonate anonime indesiderate
Blocco dei dati usati illecitamente. È il provvedimento deciso dal Garante privacy nei confronti di tre società che operavano nel settore del telemarketing e che non solo facevano telefonate pubblicitarie indesiderate a utenti iscritti nel Registro delle opposizioni, ma non rendevano identificabile la linea chiamante. Il Garante ha dunque fatto scattare provvedimenti di blocco del trattamento dei dati nei confronti di tre società operanti nel settore del telemarketing.
Come si legge nell’odierna newsletter, le tre società, che forniscono servizi di call center per prodotti e servizi di altre aziende, “avevano contattato utenze telefoniche iscritte nel Registro delle opposizioni, non rispettando quindi le nuove norme sul telemarketing che considerano illecito l’utilizzo di questi dati. Inoltre, sempre in violazione di queste norme e di quelle del Codice in materia di protezione dei dati personali, avevano contravvenuto all’obbligo di presentare l’identificazione della linea chiamante. Il Codice privacy, in particolare, vieta espressamente ai soggetti che effettuano chiamate commerciali e promozionali di camuffare o celare la loro identità”. Il blocco deciso dal Garante impedisce alle tre società l’uso dei dati fino a quando queste non si metteranno in regola. E’ stata disposta,infine, l’apertura di autonomi procedimenti nei confronti delle aziende che si sono avvalse dei servizi dei tre call center, per accertare la liceità dei trattamenti svolti.
Torna trasversalmente alla ribalta, dunque, il problema legato ai limiti del Registro delle opposizioni. Ancora lo scorso anno, il Garante Privacy aveva sottolineato le criticità del sistema e il fatto che numerose segnalazioni e proteste riguardassero proprio la violazione del registro delle opposizioni. Secondo una stima Adoc del 2011, il 60% degli iscritti al registro delle opposizioni continua a ricevere chiamate.