Garante Privacy: via libera al Registro tumori della Regione Lazio
Dal Garante Privacy arriva il via libera al Registro dei tumori della Regione Lazio. L’Autorità ha infatti dato parere favorevole al Regolamento di attuazione e integrazione del Registro dei tumori della Regione Lazio, istituito con legge regionale del 12 giugno 2015 e aggiornato per tenere conto delle osservazioni del Garante. L’Autorità ha chiesto di integrare alcune indicazioni sulle operazioni che si possono eseguire, sulle fonti delle informazioni e sulla sicurezza delle stesse postazioni di lavoro informatiche.
Come spiega il Garante nell’odierna newsletter, il Registro “ha lo scopo di raccogliere dati statistici sull’incidenza, la prevalenza e la sopravvivenza dei casi di tumore, anche infantili, all’interno della Regione, per potenziare la prevenzione e la valutazione delle terapie, a supporto degli studi epidemiologici e dei programmi di ricerca oncologica. Il Regolamento – prosegue l’Autorità – disciplina l’assetto organizzativo e le modalità di funzionamento del Registro e le garanzie sulla riservatezza e individua i tipi di dati sensibili trattati, le operazioni eseguibili, le fonti dei flussi informativi, l’ambito della comunicazione delle informazioni”.
Il titolare del trattamento è il Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale. Per garantire elevati standard di riservatezza, lo schema di regolamento prevede specifiche disposizioni sull’obbligo di rendere una dettagliata informativa ai malati e una serie di misure a tutela dei dati personali, quali l’utilizzo di codici identificativi, la conservazione separata dei dati anagrafici da quelli sanitari, l’accesso selettivo ai dati da parte dei soggetti autorizzati, sistemi antivirus costantemente aggiornati e sistemi antimalware. Il Garante della Privacy ha chiesto dunque alla Regione Lazio, in relazione al flusso di dati proveniente dall’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (AIEOP), relativo ai tumori infantili, di verificarela legittimità del trattamento dei dati personali contenuti in tale archivio; ha chiesto inoltre di integrare il disciplinare con idonee misure di sicurezza fisica anche per l’accesso ai locali del Registro.