Politica apre le porte ai giovani, ieri incontro alla Camera di Telefono Azzurro
Ieri le porte dei “Palazzi” della politica si sono spalancate per i ragazzi, che hanno avanzato proposte, chiesto chiarimenti, lanciato appelli su tutto ciò che riguarda i loro problemi e le loro attese. E hanno trovato l’attenzione dei parlamentari che hanno partecipato all’incontro promosso da Telefono Azzurro alla Camera dei Deputati sul tema “I ragazzi interrogano la politica”, trasmesso in diretta streaming sul sito www.camera.it.
Una cinquantina di giovani tra i 15 e i 16 anni, riuniti nella sala Aldo Moro di Montecitorio e con il coordinamento di Carolina Rey, volto noto di Rai Gulp, hanno tempestato di domande vari esponenti di Governo, Camera e Senato (il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, i vicepresidenti della Camera Roberto Giachetti e Luigi Di Maio, i deputati Edoardo Patriarca, Vanna Iori, Bruno Molea e Loredana Lupo l’ex ministro Cecile Kyenge, i senatori Elena Ferrara, Giuseppe Marinello, Francesca Puglisi e Sandra Zampa), per capire come gli attuali governanti e legislatori intendano soddisfare le loro attese.
Che sono, principalmente, quelle legate alla loro attività scolastica (dalla carenza di strutture e infrastrutture, al bullismo e alle difficoltà di collegamento, alla “indifferenza” del mondo degli adulti verso le loro richieste) ed oggi, ancor più, quelle derivanti dalla crisi economica. Per finire con le preoccupazioni derivanti dal mondo internet (sexting, cyberbullismo, adescamento) e con la mancanza di sicurezza nella scuola (lungo il dibattito sulla necessità di installare telecamere di sorveglianza negli asili nido, per tutelare chi, come i bimbi piccoli, non è in grado di denunciare abusi e violenze).
Una presa di coscienza diretta del fatto che l’attività legislativa di oggi deve preparare il Paese di domani, quello dove questi giovani saranno i protagonisti. Proprio quello che si proponeva Telefono Azzurro con l’organizzazione dell’incontro che è solo il primo di una serie di appuntamenti (si proseguirà per tutto il mese di aprile in concomitanza con la campagna di sensibilizzazione “Fiori d’Azzurro”) tesi a mantenere un confronto stabile e costruttivo dei giovanissimi con la politica per favorire un processo di crescita e autonomia responsabile dei nostri ragazzi, offrendo loro la possibilità di essere soggetti dinamici , protagonisti nel mondo sociale in cui vivono, ma anche di quello politico .
Anticipato sul web con il lancio di un hashtag dedicato ( #interrogalapolitica) il dibattito ha evidenziato un vero cambio nella percezione della realtà che circonda i ragazzi, in cui ai timori comuni dell’età adolescenziale si stanno aggiungendo quelli di un’inquietudine generalizzata e profonda, connessa agli effetti della crisi economica che investe la famiglia e condiziona le aspettative del futuro. Hanno chiesto, ad esempio, Sara e Flavia : “Perché ci sono bambini che a mensa non possono mangiare con gli altri e sono costretti a mangiare separatamente un panino?”
Domande semplici ma che arrivano senza sconti al mondo adulto, come la richiesta del diritto al presente: “Perché tutti – dice Eleonora, 15 anni, con un post – parlano solo del futuro quando le situazioni si vivono giorno per giorno; vorrei che si pensasse un po’ di più al nostro presente, che si rispettasse più l’ambiente e che gli adulti si impegnassero per garantirci una vita migliore della loro, per poi noi garantirne una ancora migliore ai ragazzi che verranno dopo… perché è così che si va avanti.”
La presenza del sottosegretario del MIUR , Roberto Reggi, ha acceso poi un caldo dibattito – come si è accennato – su un tema molto caro agli studenti: la scuola. Il botta e risposta , oltre che sulle necessità basilari (ammodernare le strutture, garantire gli strumenti basilari come lavagne interattive magnetiche o gessetti, ecc.) si è focalizzato sul desiderio di sistemi d’insegnamento più rispondenti alla nuova società, ai suoi diversi ritmi e alle occasioni offerte dalle nuove tecnologie. Che rappresentano, però, anche una minaccia. Molte le domande su come difendersi dai pericoli dei “social” alle quali, ospite dell’incontro, ha dato ampie risposte Laura Bononcini, di Facebook Italia, che ha tra l’altro annunciato la possibilità di segnalare i contenuti non appropriati oltre che alla stessa FB, anche alle associazioni come Telefono Azzurro, e rafforzare così la possibilità di intervento nei casi necessari.
Non sono poi mancate le domande sulle problematiche legate alla violenza che investe il mondo giovanile. Secondo i dati diffusi da Telefono Azzurro e ricordati dal presidente prof. Ernesto Caffo, negli ultimi anni è in aumento il numero di adolescenti vittime di abusi sessuali (dal 13,4% nel 2009 al 23,3% nel 2012), come in aumento è anche il numero di adolescenti autori di violenze in questo ambito (dal 6,4% nel 2008 al 14,6% nel 2012).
Altro tema dibattutissimo quella della violenza di genere. Chiede Irene, a nome di tutti : “Ma come possiamo imparare a difenderci già da piccole?”; e incalzano Marina e Marianna: “Come si fa ad evitare la prostituzione femminile?”. Questioni “forti”, sulle quali le parlamentari presenti hanno le idee chiare. “Occorre aver rispetto del nostro corpo sin da piccole” sottolinea Vanna Iori, e l’on. Sandra Cioffi, del Direttivo di Telefono Azzurro, invita tutti fin da bambini ad essere “portavoce del diritto di tutti a non prevaricare l’altro, maschio o femmina che esso sia”.
“Una cosa è emersa con chiarezza da questo primo incontro tra giovani e politica – ha concluso il presidente di Telefono Azzurro prof. Ernesto Caffo – e cioè che lo Stato, le sue strutture, devono essere consapevoli che i ragazzi oggi sono in grado di parlare, di dare indicazioni per migliorare la reattività delle istituzioni a una società che cambia molto velocemente”.