Avevamo auspicato nomine all’insegna della trasparenza, ma quelle del Premier Mario Monti sono sembrate più nomine ‘di suo pugno’ dirette a sparigliare un pò le carte. Iniziamo dalla Presidente della Rai: sarà Anna Maria Tarantola, vice direttore Banca d’Italia, a sostituire Paolo Garimberti. Motivo della scelta: render più efficiente ed efficace la gestione e renderla meno permanentemente sottoposta all’esame e al vaglio del consiglio di amministrazione. Alla carica di direttore generale della Rai Monti, in qualità di ministro ad interim dell’Economia, ha indicato Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Wind telecomunicazioni e attualmente country manager e responsabile del corporate investment banking della Bank of America per l’Italia. Bisognerà comunque aspettare la nomina da parte della commissione di Vigilanza Rai, dove occorrerà il via libera dei due terzi dei suoi componenti.
Il Premier ha anche annunciato l’intenzione di proporre delle modifiche: “Tra i nuovi poteri che saranno proposti – ha spiegato Monti – al presidente della Rai quello di approvare, su proposta del direttore generale, gli atti e i contratti aziendali che anche per effetti di una durata pluriennale superino i due milioni 582mila e 284 euro fino a dieci milioni, e di nominare, su proposta del direttore generale, i dirigenti di primo e secondo livello non editoriali e di determinarne, su proposta del dg, la collocazione aziendale”.
Secondo Federconsumatori si tratta di “indicazioni poco opportune”: “La nostra preferenza è stata sempre quella di portare alla gestione del servizio pubblico persone assolutamente qualificate che abbiano saputo svolgere con chiarezza, trasparenza e competenza i propri compiti, anche al di là di specifiche competenze di settore. Con queste motivazioni riteniamo proprio che il ruolo della vigilanza di Bankitalia e del sistema bancario nel suo complesso non possa adeguatamente “prestare” tali professionalità” .
Allo stesso tempo prende forma l’Autorità dei Trasporti: il Consiglio dei Ministri ha designato anche, su proposta del ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, Mario Sebastiani presidente dell’Autorità dei Trasporti,  Pasquale De e Barbara Marinali come membri dello stesso organismo.
Istituita in vista della liberalizzazione dei servizi di trasporto, l’Autorità – come ha spiegato il prof. Paolo Lazzara nella newsletter di Consumers’ Forum –  il nuovo organismo svolge monitoraggio, alta consulenza, vigilanza e regolazione, alla stessa stregua dell’omologa Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Particolarmente importante è la potestà tariffaria: l’Organismo definisce, in relazione alle condizioni di concorrenza dei singoli mercati, i criteri per la determinazione delle tariffe, dei canoni, dei pedaggi, in modo da assicurare l’equilibrio economico delle imprese regolate, l’efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese, i consumatori. L’organismo vigila poi sulla corretta applicazione dei suddetti criteri. Oltre alla competenza tariffaria, l’Autorità fissa standard di qualità dei servizi di trasporto nazionali e locali, anche in considerazione delle caratteristiche territoriali. In particolare, spetta all’Autorità stabilire il contenuto minimo dei diritti, compreso il risarcimento, che gli utenti possono pretendere nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture. Rimane ferma la possibilità che le carte dei servizi prevedano un livello più elevato di diritti e garanzie.
Infine l’Agcom. Il Presidente indicato è un bocconiano di lungo corso, Angelo Marcello Cardani. A lui il Premier ha affidato importanti sfide: nei prossimi mesi dovrà gestire partite delicate come l’asta delle frequenze tv, la regolamentazione del copyright sul web e della nuova rete in fibra ottica e la questione dell’emendamento sull’ultimo miglio della rete di Telecom Italia.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)