TopNews. Minori e gioco d’azzardo, Caritas- Bambino Gesù: 2 su 3 tentano la sorte
Giovani, anzi giovanissimi, e “malati di scommesse”: in Italia, il 33,6% degli under 18 tenta la sorte con i ‘gratta e vinci’ e frequenta le agenzie di scommesse. A rivelarlo è una ricerca condotta dalla Caritas della Capitale su un campione di 1.600 giovani riguardo la conoscenza e il consumo del gioco d’azzardo. Stando ai risultati del dossier Caritas – RICERCA_Adolescenti e azzardo– presentato oggi insieme con l’Ospedale Bambino Gesù – ad avvicinare i giovanissimi al gioco sarebbe la pubblicità veicolata attraverso televisione, internet o bar-tabacchi.
Dall’indagine, inoltre, emerge che quasi tutti gli intervistati conoscono i giochi d’azzardo: in particolare i ragazzi romani conoscono gratta e vinci (94,8%), Lotto e Superenalotto (90%), lotterie (89%), scommesse sportive (86,8%), slot machine (86,8%) e il bingo (84,1%). Secondo gli intervistati i giochi maggiormente praticati tra i minorenni sono le scommesse sportive (88,3%), seguito dal Gratta e vinci (48%), più praticato dalle ragazze. Lo strumento più utilizzato per accedere ai giochi d’azzardo è lo smartphone.
I dati sulla dipendenza dei minori dal gioco d’azzardo sono allarmanti e spesso genitori e insegnanti non sono in grado di riconoscere i segnali lanciati dai giovani a rischio. La guida (IBG – GUIDA_Gioco d’azzardo), promossa dall’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, diretto dal prof. Alberto Ugazio, offre suggerimenti su come riconoscere e gestire il problema e indica i percorsi terapeutici da seguire in caso di vera e propria dipendenza.
Per ricevere l’aiuto degli specialisti di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede, è attivo un indirizzo e-mail dedicato: iogioco@opbg.net.
Notizia pubblicata il 26/06/2018 ore 15.53