Centri estivi, Federconsumatori: fino a 760 euro al mese a bambino (Foto Pixabay)

Laboratori, natura, sport, arte e chi più ne ha più ne metta. I centri estivi possono essere una grande opportunità per i bambini. Con la fine della scuola si ha più tempo per coltivare passioni, per fare sport e stare all’aria aperta, senza contare che con i genitori alle prese col lavoro c’è la necessità di organizzare le giornate dei bambini. E cosa c’è di meglio di un centro estivo? La scelta in effetti è molto ampia, ci sono corsi di lingua, di arte e di sport ma l’unica costante – ribadisce Federconsumatori – sono “i costi sempre più elevati”. Per molte famiglie, del tutto proibitivi.

 

Federconsumatori costi centri estivi 2024

 

Centri estivi, a che prezzo?

L’Osservatorio Federconsumatori ha monitorato i costi dei centri estivi del 2024 confrontandoli con i prezzi del 2018 e del 2019.

Il costo medio settimanale quest’anno è di 190 euro per un centro estivo in una struttura privata (+13% rispetto al 2019) e a tempo pieno, comprensivo di merenda e pranzo.

Il costo scende a 115 euro (+20% rispetto al 2019) per i ragazzi che frequenteranno il centro estivo solo mezza giornata (fino alle ore 14:00).

Esiste inoltre, in alcuni casi, l’opzione del pranzo al sacco: portando pranzo e merenda da casa il costo della giornata si riduce a 88 euro a bambino (+19% rispetto al 2019).

I prezzi sono minori per i centri estivi organizzati in strutture pubbliche e comunali. In questo caso, in media si aggirano intorno ai 75 euro per mezza giornata (+50% rispetto al 2019), e a 95 euro per il tempo pieno (+17% rispetto al 2019).

“La differenza riscontrata tra pubblico e privato – spiega Federconsumatori – è dovuta a diversi fattori: oltre alle strutture che ospitano i bambini (che per i centri estivi pubblici sono perlopiù istituti scolastici) il costo varia notevolmente anche in base alla tipologia delle attività ludiche e socio-educative svolte”.

I costi diventano però proibitivi e comunque molto difficili da sostenere se il centro estivo deve coprire le esigenze di un intero mese. Si arriva infatti a 760 euro al mese se il bambino frequenta una struttura privata e a 380 euro per i centri estivi pubblici.

“Per molte famiglie si tratta di importi insostenibili – commenta Federconsumatori – Per questo, all’insegna del risparmio, sono nate negli ultimi anni forme di condivisione e collaborazione: “tate condivise”, che accudiscono fino a 4 bambini; genitori che programmano a turno le ferie per prendersi cura dei propri figli e degli amichetti più stretti, senza contare l’aiuto spesso insostituibile dei nonni”.


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