Iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale per i minori stranieri anche in assenza del permesso di soggiorno e prolungamento del permesso di soggiorno fino al compimento del primo anno del bambino alle donne extracomunitarie in stato di gravidanza: è quanto prevede un accordo siglato nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Regioni per l’applicazione delle norme in materia di assistenza sanitaria a cittadini stranieri e comunitari. Lo ha reso noto il Ministero della Salute, specificando che finora al compimento del sesto mese dopo il parto le donne e il bambino venivano espulse dall’Italia.
Il Ministero della Salute nel recente riparto dei fondi destinati ai cosiddetti obiettivi di piano ha previsto una cifra vincolata di 30 milioni di euro per la tutela della salute degli stranieri extracomunitari privi di permesso di soggiorno. Dichiara il Ministro della Salute Renato Balduzzi: “Si tratta di iniziative che concretizzano l’art. 32 della Costituzione, perché nessuno sia escluso dai percorsi assistenziali in un’ottica di equità e di giustizia”.
L’accordo, dal titolo “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province Autonome italiane”, va nella direzione dell’accoglienza – spiega il Ministero – e raccoglie, aggiunge Balduzzi, “in un unico strumento operativo le disposizioni  normative nazionali e regionali relative all’assistenza sanitaria agli immigrati, anche al fine di semplificare la corretta circolazione delle informazioni tra gli operatori sanitari, poiché  sul territorio nazionale è stata riscontrata una difformità di risposta in tema di accesso alle cure da parte della popolazione immigrata, che può essere in contrasto con l’art. 32 della Costituzione”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)