Ministero Salute: divieto assoluto di sperimentazione su animali randagi
Divieto assoluto di sperimentazione sui randagi. Il Ministero della Salute ha confermato oggi il divieto assoluto di utilizzo di animali randagi ai fini scientifici o sperimentali in occasione della attuazione della direttiva comunitaria 2010/63/UE relativa alla protezione degli animali impiegati a fini scientifici, il cui testo prevede una deroga a tale divieto per casi eccezionali.
La direttiva, spiega il Ministero, “consente agli Stati membri di mantenere disposizioni più restrittive rispetto alla direttiva stessa se già adottate alla data del 9 novembre 2010. La comunicazione del mantenimento della normativa nazionale verrà quindi formalmente inoltrata alla Commissione europea entro il termine previsto del 31 dicembre 2012”. Per il Ministero della Salute, non si può rinunciare ai diritti di maggior tutela degli animali, nel caso specifico riguardanti animali randagi già vittime del reato di abbandono, diritti vigenti nel nostro Paese fin dal 1991 e ormai conseguiti e giudicati irrinunciabili dai cittadini.
Un plauso al Ministero della Salute che dimostra alta sensibilità alla tutela degli animali. L’uomo (in senso specifico gli sperimentatori su animali) agisce senza etica e rispetto per le altre creature, assoggettandole a puri scopi di mercato. E’ stato, infatti, ripetutamente affermato da alte personalità della scienza che gli esperimenti su animali non hanno che scarsi effetti positivi sugli uomini.