“Il Nobel attribuito all’Unione Europea è un riconoscimento alla pace e alla prosperità realizzata con oltre sessant’anni d’integrazione politica ed economica”. Con queste parole il Vicepresidente della Commissione uropea Antonio Tajani ha inaugurato oggi la settimana del mercato unico, per festeggiare i 20 anni dalla sua istituzione.
Vent’anni di diritti e libertà garantiti a cittadini e imprese: tra il 1992 e il 2008 sono stati creati 2,8 milioni di nuovi posti di lavoro, con un incremento del 2,1 % di PIL dell’Unione Europea. “I 500 milioni di cittadini-consumatori europei e i 25 milioni d’imprese che operano nella Ue hanno avuto enormi vantaggi. Ad esempio, viaggiare in aereo e utilizzare il cellulare costa rispettivamente il 40% e il 70% in meno. Sono aumentate possibilità di scelta, qualità e concorrenza sui prezzi – ha aggiunto Tajani – E’ cresciuta la libertà economica, la possibilità di trovare lavoro, di trasferirsi, di creare un’impresa, di vendere beni e servizi in tutta l’Unione, con molte meno barriere legali e ostacoli burocratici”.
Antonio Tajani ha ribadito più volte il fatto che in Europa i giovani hanno possibilità senza precedenti di viaggiare, studiare, imparare un lavoro o fare impresa, grazie a un grande spazio aperto per la formazione, le università, i master; e, a programmi come Erasmus e Erasmus per giovani imprenditori che contribuiscono ad aprire la testa e stimolare lo spirito d’avventura. Il messaggio è forte è chiaro. Il mercato unico ha creato libertà e opportunità senza precedenti e, proprio per questo, è una formidabile fonte di crescita e nuovo lavoro”.
Il momento attuale, però, è delicato: ogni settimana migliaia d’imprese chiudono, si perdono posti, aumenta il disagio sociale. Dall’inizio della crisi in Europa si sono persi 3 milioni di posti nell’industria, con mille miliardi di PIL bruciati. Lo scambio di beni e servizi nel mercato Ue è ancora 10 punti sotto l’inizio della crisi.
E non è solo colpa della crisi: ci sono state scelte mancate ed errori e l’Europa oggi è sempre meno un luogo favorevole a imprese e industria. “Molte aziende fallite erano fondamentalmente sane; e forse, si sarebbero salvate con più accesso al credito, pagamenti dello Stato puntuali, una pressione fiscale sostenibile, un costo dell’energia più basso, migliori infrastrutture, meno ostacoli burocratici e legali al business – ha detto il Vicepresidente – Questo significa che abbiamo ancora molto lavoro da fare per migliorare l’accesso ai mercati e le condizioni in cui operano le imprese. A cominciare dall’effettivo completamento del mercato europeo alla base di ogni politica per la crescita”.
Ma non è troppo tardi e due settimane fa la Commissione Europea ha adottato il Single Market Act II, con 12 iniziative per accelerare il completamento del mercato unico in settori nevralgici. Il modello è quello del Single Market Act I dell’ottobre 2011, che prevede 12 proposte legislative da presentare entro 6 mesi a Parlamento e Consiglio. Questa strategia che vede nel nostro mercato la prima risorsa per liberare le nostre potenzialità di crescita si basa su Rapporto presentato da Mario Monti, su mandato del Presidente Barroso, che individua i principali ostacoli da rimuovere.
Affinché i consumatori possano trarre benefici dai vantaggi che il mercato unico può offrire e possano effettivamente farne uso, senza dover temere in caso di un reclamo nei confronti di un’azienda straniera di non riuscire a far valere i propri diritti a causa della mancanza o scarsa conoscenza del diritto straniero, la Commissione europea ha creato la Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net). La rete fornisce informazioni ai consumatori relative ai loro diritti negli acquisti transfrontalieri e li assiste in caso di eventuali reclami. Ulteriori informazioni relative ai diritti dei consumatori nell’Unione Europea sono disponibili sul sito della direzione generale Salute e Consumatori (DG Sanco).
Da oggi, 15 ottobre, al 20 ottobre ci saranno una serie di attività in tutti gli Stati membri. Il 15 ottobre a Bruxelles ha luogo un evento interattivo al Parlamento europeo, con un mix di discussioni stimolanti, presentazioni video, tavole rotonde e un quiz per il pubblico, nonché la cornice per l’assegnazione dei premi ai vincitori del concorso “generazione 1992” (ad aprile 2012 era stato lanciato il un concorso creativo, destinato ai giovani nati nel 1992, fornendo loro l’opportunità di esprimere le loro opinioni sul mercato unico).


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