A 5 giorni dalle elezioni per il nuovo Governo, i Ministri “tecnici” ancora in carica lanciano un’iniziativa forte: il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello hanno firmato il rinnovo di un protocollo d’intesa – della durata di 5 anni -per rafforzare il ruolo della donna nel mondo del lavoro, recuperando il gap italiano di partecipazione femminile rispetto alla media Ocse.
Il Protocollo raccoglie anche le indicazioni che arrivano dalla Commissione Europea in materia di politica industriale. Tra queste, la necessità di offrire migliori opportunità alle donne, che rappresentano il 52% della popolazione, ma appena un terzo degli imprenditori. Nonostante le difficoltà congiunturali che l’Italia sta attraversando, l’imprenditoria femminile registra dati positivi, confermandosi una delle componenti più dinamiche del nostro sistema produttivo: nel 2012 le imprese “in rosa” sono aumentate di 7.298 unità, con un incremento della base imprenditoriale dello 0,5% rispetto all’anno precedente.
L’intesa odierna ridefinisce la “mission” dei 105 Comitati per l’Imprenditoria Femminile (Cif) presenti presso tutte le Camere di Commercio, che avranno il compito di:

  • Operare per lo sviluppo e la qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria;
  • Partecipare alle attività delle Camere di Commercio coniugando lo sviluppo dell’imprenditoria locale in un’ottica di genere;
  • Promuovere indagini conoscitive sulle realtà locali per individuare opportunità di accesso delle donne nel mondo del lavoro e, in particolare, dell’imprenditoria;
  • Mettere a punto iniziative per lo sviluppo dell’impresa femminile;
  • Attivare iniziative per facilitare l’accesso al credito;
  • Curare attività di ricerca e studio, coltivare relazioni con il mondo dell’istruzione e della formazione.

Sono diverse le attività a favore dell’autoimpresa femminile che i Cif hanno portato avanti nel corso di questi anni: dal tavolo di coordinamento a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese al femminile (costituito presso la direzione generale del Mise), al “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” (giunto alla quinta edizione, con 35 città coinvolte), alla messa on line del portale www.imprenditoriafemminile.camcom.it e alla newsletter annessa. Esperienza unica in Europa, organizzata orizzontalmente e non gerarchicamente, quella dei Cif si è dimostrata molto utile a favorire l’ingresso e la qualificazione delle donne nel mondo imprenditoriale.
“La firma di questo protocollo – ha commentato il Ministro Fornero – è un altro piccolo passo verso l’affermazione di un vero principio di parità tra donna e uomo, quale volano di sviluppo per il nostro sistema economico. Il ritardo accumulato è molto e per avere contributi significativi occorrono azioni concrete come questa, giorno dopo giorno. Così si aiuta l’Italia a recuperare in termini di qualità e soprattutto di produttività, proprio ciò che più manca al Paese”.
“In questo anno ho incontrato in giro per l’Italia tantissime donne imprenditrici – ha dichiarato il Ministro Passera – e quello che mi ha sorpreso di più è la loro voglia di mettersi in gioco e di guardare avanti. Dobbiamo premiare questa energia e facilitare, con tutti gli strumenti possibili, il consolidamento della presenza femminile nel mondo del lavoro, proprio come avviene in tanti Paesi all’estero. Il protocollo firmato oggi  rinnova degli strumenti particolarmente utili e concreti per favorire la loro partecipazione al mondo delle imprese”.
“In Italia – ha detto Dardanello – una impresa su 4, oltre 1,4 milioni, è gestita da donne, con risultati spesso migliori di quelli dei colleghi uomini.  Il mettersi in proprio di tante donne non rappresenta solo una chiave per l’affermazione personale e professionale, ma soprattutto è un fattore fondamentale di crescita e sviluppo dell’intero Paese. L’intesa che abbiamo rinnovato oggi vuole mettere a valore questo asset con interventi concreti, diffusi sul territorio e dunque più vicini alle esigenze delle donne.”
Il Protocollo, infine, affida ad Unioncamere il compito di realizzare un rapporto triennale sull’imprenditoria femminile e quello della creazione di un Coordinamento regionale dei Comitati presso le 20 Unioni Regionali delle Camere di Commercio, per rendere più fluido il collegamento tra istituzioni centrali e Cif.


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