Quasi settemila richiedenti asilo e rifugiati, in gran parte giovani e soli, provenienti da Somalia, Eritrea, Afghanistan, Nigeria e Iraq, e oltre duecento minori non accompagnati: sono le persone che sono state accolte nel 2010 nella rete del Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) degli enti locali in collaborazione con realtà del terzo settore. È quanto ha evidenziato oggi il Rapporto annuale presentato a Roma da Cittalia Fondazione Anci Ricerche.
Nel 2010 sono stati accolti nella rete SPRAR 6.855 richiedenti e titolari di protezione internazionale. Sono per il 76% uomini; per il 73% sono giovani, con un’età compresa fra 18 e 35 anni; per il 75% arrivano da soli e non con la famiglia; i principali paesi di provenienza sono Somalia, Eritrea, Afghanistan, Nigeria e Iraq. Sono stati 253 i minori non accompagnati richiedenti asilo accolti nello SPRAR nel 2010: sono minori che entrano nel circuito dell’accoglienza in età sempre più giovane e vengono soprattutto da Afghanistan, Eritrea, Nigeria, Somalia, Gambia, Ghana e Turchia. Sono stati 180 i bambini e le bambine che nel 2010 sono nati in Italia da una mamma accolta nei progetti SPRAR.
Lo SPRAR, evidenza il rapporto, è presente in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, con una copertura della quasi totalità delle regioni (unica eccezione la Valle d’Aosta). Il Lazio nel2010 haaccolto il 57,8% dei beneficiari SPRAR ospiti nel Centro Italia; la Sicilia è la regione con il maggiore numero di persone accolte per il Sud e le Isole (46,2%), mentre Piemonte (23%) e Liguria (20,04%) lo sono per il Nord. Nel 2011 lo SPRAR si è visto confermare la medesima composizione dell’anno precedente: una capacità di accoglienza di 3.000 posti che, pur con un bilancio molto positivo, ha comportato la chiusura delle attività del 2010 con una lista di attesa di almeno 2.500 persone.


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