Permesso di soggiorno, nuova tassa: si paga da 80 a 200 euro
Nuova tassa per il permesso di soggiorno: serviranno da 80 a 200 euro. Il contributo riguarda le istanze presentate da ieri e fa riferimento a un decreto firmato a ottobre dallo scorso Governo e non revocato dall’attuale Esecutivo.
È entrato dunque in vigore ieri il decreto relativo al nuovo contributo sul rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. Come si legge in una circolare del Ministero dell’Interno, riportata sul sito dell’Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione), per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, si pagherà 80 euro per permessi di durata compresa fra tre mesi e un anno; 100 euro per permessi di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni; 200 euro per il rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo, ovvero la “carta di soggiorno”.
Sono esclusi dal versamento gli stranieri regolarmente presente sul territorio di età inferiore a 18 anni, i figli minori che entrano con ricongiungimento familiare, gli stranieri che fanno ingresso in Italia per cure mediche e i loro accompagnatori, gli stranieri richiedenti il permesso per asilo, richiesta di asilo, protezione umanitaria e sussidiaria e gli stranieri richiedenti l’aggiornamento o la conversione del permesso di soggiorno in corso di validità. Il contributo si aggiunge alle altre spese previste per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico, per l’accettazione delle istanze presso gli uffici postali e all’imposta di bollo, e va versato su un conto corrente intestato al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro.
Una stangata per i migranti. Nei giorni scorsi c’era stato l’appello del portale Stranieri in Italia, che aveva chiesto di abolire o quantomeno ridurre fortemente la nuova tassa. Spiega il portale: “Che ci farà lo Stato con questi soldi? Metà dei nuovi introiti servirà a finanziare il “Fondo Rimpatri”, con il curioso risultato che gli immigrati regolari pagheranno le espulsioni dei clandestini, l’altra metà andrà al ministero dell’Interno per spese di ordine pubblico e sicurezza, per finanziare gli sportelli unici e l’attuazione dell’accordo di integrazione”.
che schifo.