Il 16 ottobre di ogni anni, la FAO celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione. Per commemorare la fondazione dell’Organizzazione nel 1945, si tengono eventi e manifestazioni in oltre 150 paesi in tutto il mondo, che hanno lo scopo di sensibilizzare su tutti coloro che soffrono la fame e sulla necessità di garantire la sicurezza alimentare e diete nutrienti per tutti. Il claim scelto per quest’anno è “Il clima sta cambiando. Il cibo e l’agricoltura anche”. Uno dei maggiori problemi legati al cambiamento climatico, infatti, è la sicurezza alimentare. I più poveri al mondo – molti dei quali sono contadini, pescatori e pastori – sono stati i più duramente colpiti dall’aumento delle temperature e dalla maggiore frequenza di disastri legati al clima. Allo stesso tempo, la popolazione mondiale è in costante crescita e si prevede raggiungerà i 9,6 miliardi per il 2050.

Per soddisfare tale pesante richiesta, i sistemi agricoli e alimentari dovranno adattarsi agli effetti negativi del cambiamento climatico e diventare più resistenti, produttivi e sostenibili. Questo sembra essere l’unico modo con cui possiamo garantire il benessere degli ecosistemi e della popolazione rurale e ridurre le emissioni. Coltivare in modo sostenibile significa adottare pratiche che fanno produrre di più con meno, utilizzando le risorse naturali con saggezza. Significa anche ridurre le perdite di cibo prima del prodotto finale o della fase di vendita al dettaglio attraverso una serie di iniziative tra cui il miglioramento dei raccolti, dello stoccaggio, dell’imballaggio, del trasporto, delle infrastrutture, dei meccanismi di mercato, ed anche del contesto istituzionale e giuridico.

In occasione di questa giornata, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che è stato firmato un memorandum per promuovere la conservazione dei Sistemi di patrimonio agricolo di importanza mondiale (GIAHS). In particolare l’accordo prevede strumenti di cooperazione per l’individuazione di nuovi potenziali siti GIAHS nel territorio rurale europeo, lo sviluppo di strategie comuni per l’incorporazione dei GIAHS nelle politiche di sviluppo rurale, attività di ricerca e scambio di esperienze, strategie di pianificazione e gestione per aumentare il valore economico e ambientale dei GIAHS, organizzazione di conferenze, workshop e seminari a livello nazionale, regionale e globale.

Firmare oggi, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, questo memorandum”, ha commentato il Ministro Maurizio Martina, “ha un significato molto importante. La sicurezza alimentare rappresenta una sfida decisiva per l’intero pianeta che non può essere vinta senza sviluppare politiche che sappiano sostenere ed innovare i modelli agricoli tradizionali. Sono i piccoli produttori a sfamare il mondo, quasi il 70% delle imprese agricole europee è a conduzione familiare, 9 su 10 in Italia. Bisogna mettere in condizioni queste aziende di poter portare avanti tradizioni e valori rurali, coniugandoli con un approccio innovativo. L’accordo firmato oggi è fondamentale anche per l’agricoltura italiana perché tutelare i paesaggi rurali vuol dire puntare su un’agricoltura sostenibile in grado di preservare la biodiversità e tutte quelle tipicità che raccontano il saper fare italiano, sinonimo di eccellenza nel mondo”.


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