Tar respinge ricorsi concessionari contro provvedimenti “no azzardo” di Bergamo
Il Comune di Bergamo segna una vittoria contro il gioco d’azzardo. Non totale, ma ampia. Il Tar di Brescia ha infatti rigettato i ricorsi di Lottomatica, Lotterie Nazionali e Lotto Italia contro i provvedimenti che limitavano consumo e vendita del gioco d’azzardo prese dal Comune – con alcune fasce orarie in cui il gioco d’azzardo veniva bandito – mentre ha accolto il ricorso dei tabaccai sul 10eLotto e sul Gratta&Vinci. Per Adiconsum “un sindaco può e deve agire per la tutela e la sicurezza dei propri cittadini”.
Il Comune di Bergamo, guidato dal sindaco Giorgio Gori, ha infatti intrapreso una battaglia contro la ludopatia e lo scorso anno ha varato un provvedimento che introduce fasce orarie “no azzardo” che disciplinano gli orari di sale giochi, sale scommesse, slot machine, orari di vendita delle lotterie, con il gioco bandito dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21. Il provvedimento è stato contestato da Federazione italiana tabaccai, Lottomatica, Lotterie nazionali e Lotto Italia. E la sentenza del Tar di Brescia dei giorni scorsi ha respinto i ricorsi presentati dalle concessionarie, accogliendo invece quello della Federazione tabaccai relativamente ai giochi 10eLotto e al Gratta&Vinci.
Spiega online la rivista Vita: “il Comune di Bergamo vince tutti i ricorsi contro i concessionari (immaginate quale potenza di fuoco avevano messo in campo) e perde quello contro la Federazione Italiana Tabaccai, relativamente a una tipologia di gioco il 10eLotto. I tabaccai hanno fatto valere il fatto che alcune tipologia di gioco vengono vendute da loro in regime di monopolio dello Stato non suscettibile di provvedimento se non dello Stato stesso: il giudice ha riconosciuto il fatto che là dove c’è un diritto esercitato in ragione di un monopolio il sindaco non può intervenire. Fin qui la ratio della sentenza che riguarda il 10eLotto, una variante del gioco del lotto che si gioca solo e unicamente nelle tabaccherie. Il giudice, però, fa un errore e include in questa tipologia di giochi venduti unicamente dai tabaccai anche il Gratta&Vinci, che al contrario è venduto ovunque”.
La decisione è stata accolta con apprezzamento da Adiconsum. “La sentenza del Tar di Brescia rappresenta una sentenza molto importante, un punto di rottura – ha detto Walter Meazza, presidente di Adiconsum nazionale – Con questa sentenza, il Tar di Brescia sancisce un principio che può rappresentare una svolta nella lotta alle slot-machine e alla ludopatia che tanti danni economici e sociali arreca ai singoli, alle loro famiglie e alla società in generale e che può essere ripreso in tutte le realtà territoriali del nostro Paese maggiormente colpite dal fenomeno. Il Tar ha, infatti, riconosciuto al Sindaco e all’amministrazione comunale di Bergamo la facoltà di introdurre limiti, come le fasce orarie nel caso specifico, alla vendita di scommesse, lotterie, slot machine, ecc. per tutelare la salute pubblica e la sicurezza dei suoi cittadini e soprattutto dei minori. Ora l’auspicio – conclude Meazza – è che sempre più Comuni attuino questa strategia, che può dimostrarsi vincente nel limitare e ridurre sempre più i danni di questa piaga sociale”.