Gioco d’azzardo, UNC: insegnare nelle scuole che la vita non è un gioco
“Giocando d’azzardo non vince nessuno, ma si provocano soltanto seri danni sociali ed economici ai consumatori e allo stesso Stato”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, riferendosi al continuo proliferare di casi di ludopatia nel nostro Paese che stanno creando una vera e propria emergenza sociale.
“Sempre più famiglie – afferma Dona – finiscono sul lastrico a causa della dipendenza dal gioco d’azzardo, ma d’altra parte non ci si rende conto del costo per il Servizio Sanitario Nazionale della diffusione dell’azzardo patologico. La moral suasion del Governo, che si limita a consigliare di ‘giocare responsabilmente’ con una serie di provvedimenti ancora troppo poco incisivi non basta: servono regole severe – aggiunge l’avvocato Dona – che pongano seri paletti a chi gioca online (con il puntuale controllo dell’età del giocatore, tetto massimo di spesa e di giocate) e mettano un freno a quella pubblicità che tenta di adescare i consumatori regalando loro un sogno di rivalsa”.
“Ancora prima degli interventi legislativi – conclude Dona – è fondamentale uno sforzo educativo affinché si insegni già dalle scuole che la vita non è un gioco e per ottenere risultati servono impegno e fatica: solo così, forse, si potrà portare a casa il jackpot“.
L’Unione Nazionale Consumatori, da anni, combatte questa emergenza sociale insieme all’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap) la cui Presidente Paola Vinciguerra oggi interviene sul tema a Bruxelles, al Comitato Economico e Sociale Europeo.